“La decisione del Governo - anticipata ieri dal Ministro Delrio nel corso del suo intervento alla Commissione Ambiente della Camera - di fare a meno, nel disegno di legge delega di recepimento delle direttive sugli appalti, del regolamento di attuazione del Codice, è un passo importante, anzi decisivo, verso una effettiva semplificazione dell’intera materia. Da sempre gli architetti italiani sostengono questa tesi che ora sembra vedere finalmente la luce attraverso un apposito emendamento in via di definizione.”

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

“Ma c’è un altro aspetto fortemente innovativo - dice ancora Freyrie - sul quale gli architetti italiani esprimono un giudizio molto positivo: il nuovo e decisivo ruolo assegnato - in cooperazione con il Parlamento - all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, chiamata a predisporre - in sostituzione dell’elefantiaco e superburocratico Regolamento - una serie di linee guida snelle, ma efficaci che saranno certamente in grado di svolgere contemporaneamente una azione di regolamentazione e di controllo”.

Freyrie, infine, sottolinea come vi sia un altro importante tema che dovrebbe trovare soluzione con un emendamento. “Si tratta - spiega - della questione dell’incentivo del 2% dato ai dipendenti pubblici o alle strutture della Pubblica amministrazione che effettuano progettazione. E’ un chiaro elemento distorsivo del mercato della progettazione in termini di concorrenza e qualità. Sarebbe, invece, molto opportuno ed utile incentivare il lavoro dei tecnici della P.A. perché finalmente siano predisposti programmazioni e studi di fattibilità indispensabili per ogni buona opera pubblica.”

Roma, 17 settembre 2015



Mappa del sito