Perché si è persa la qualità dell’architettura e cosa si può fare per recuperarla? Potrebbe essere questa la definizione dell’iniziativa POST_ARCH, ideata dall’associazione culturale che ne porta il nome e promossa dalla Consulta Giovani Architetti Roma, dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e sostenuta dal Cnappc. Parlare di qualità dell’architettura è complesso, come sanno tutti quanti si sono misurati su questo tema, sia dal punto di vista delle istituzioni e del mondo ordinistico che con un approccio giornalistico e di comunicazione.
Ai giovani architetti romani piacciono le sfide e hanno ragione, perché è proprio nei momenti di difficoltà – economica, professionale e culturale – che si devono pescare le risorse necessarie per individuare nuove strade. Proprio questa è l’idea dell’iniziativa, riaprire un confronto sullo stato dell’arte dell’architettura italiana, anche per rilanciare la figura dell’architetto. E dai giovani ci si aspettano anche proposte nuove capaci di coinvolgere a largo raggio coetanei e non. Lo strumento scelto per questa “consultazione” è la cartolina, oggetto un tempo protagonista assoluto della comunicazione a distanza tra le persone e oggi seppellito dalle mille versioni del digitale. E invece proprio la cartolina può diventare il simbolo di questo scambio di opinioni e di questa raccolta di riflessioni e suggerimenti.
La cartolina ‘fisica’, stampata, è stata distribuita con il numero di aprile della rivista dell’Ordine romano AR – oltre che distribuita in luoghi strategici della capitale – ed è disponibile in versione digitale per tutti gli architetti e studenti italiani su www.postarch.it. Una cartolina che è un supporto libero, pronto a raccogliere le idee di chi vuole partecipare inserendo immagini, fotografie, disegni, parole e qualsiasi altra forma espressiva si voglia utilizzare per rispondere alla domanda “Cos’è l’architettura?” Tutti i materiali inviati per posta o via web – c’è tempo fino al 25 maggio – saranno esposti in una mostra alla Casa dell’Architettura di Roma dal 10 al 28 giugno, a rappresentare un primo mosaico di sensazioni e idee.
L’intenzione è costruire un primo contenitore che sarà oggetto di riflessione il 10 giugno nel corso di un dibattito che inaugurerà la mostra. Ma che troverà una declinazione più ampia attraverso la diffusione della mostra e di una pubblicazione che la illustrerà in varie occasioni al di fuori della realtà romana. I curatori del progetto – Antonio Luigi Stella Richter, Marco Cherubini e Giorgia Dal Bianco – intendono dare una cadenza all’iniziativa, ripetendola nel tempo, al fine di realizzare una sorta di osservatorio sullo stato dell’architettura italiana.

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