la Repubblica - Milano
23 febbraio 2016
Simone Mosca

 

Primavera del 1957, Como. La neoclassica Villa Olmo si riempie di architetti e artisti per la mostra “Colori e forme della casa d’oggi”. A proporre idee su come va arredata l’Italia del boom ci sono tanti che contano e che conteranno. Gio Ponti, Marco Zanuso, Franco Albini, i BBPR.

Ico Parisi, nato a Palermo ma cresciuto sul Lario, costruisce un esagono in giardino per la sua casa delle vacanze. Bruno Munari si presenta con una delle macchine inutili a la rivede in versione credenza. Il 25enne Enzo Mari, artista di belle speranze, viene messo a dipingere corridoi. La stanza che fa più parlare di sé si chiama Ambiente Domestico, porta la firma di Achille e Pier Giacomo, due fratelli milanesi già apprezzati ma non ancora famosi, che iscrivono così, con ironia e semplicità, il loro nome nella storia del design.

L’installazione manifesto con cui i Castiglioni diventarono celebri torna tale e quale all’interno di una mostra che porta lo stesso nome di quella geniale stanza di 59 anni fa. È stata ricostruita nello storico studio della coppia di piazza Castello, oggi archivio e fondazione. 

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