Corriere della Sera 
7 ottobre 2015
Pierluigi Panza

 

Quello che più colpiva di Bob Noorda era il suo modo di porsi: sereno con un tocco malinconico, educato in quel suo parlar sottovoce che quasi non capivi che cosa stesse dicendo e quello sguardo — sigaretta alla bocca, fessure strette degli occhi — che non sapevi cosa stesse davvero pensando. 

Il volume antologico Bob Noorda Design (24 Ore Cultura, pp. 400, e 35), che raccoglie e fissa l’opera grafica dell’autore, era stato pensato e impaginato da Noorda stesso prima di morire nel gennaio del 2011. È diventato un testamento, rimasto nel cassetto cinque anni e ora pubblicato, per volontà degli eredi, con la curatela di Mario Piazza (testi di Giovanni Baule). Il volume racconta cinquant’anni di marchi, cinquant’anni di storia italiana visti dalla matita che ideò alcuni tra i simboli più visti nel dopoguerra: la bottiglia dell’olio Cuore, il marchio del gruppo Mondadori e la più nota versione del cane a sei zampe dell’Agip.

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