Approvato dal Senato il DDL delega su appalti e concessioni. Il 18 giugno è stato approvato dal Senato della Repubblica il disegno di legge relativo al recepimento delle direttive comunitarie su appalti e concessioni, che ridisegnerà l’intero sistema pubblico degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Il testo, fortemente modificato rispetto a quello originario dalla Commissione Lavori Pubblici, contiene numerose novità, tra cui in particolare:

  • rafforzamento dei poteri di vigilanza e indirizzo dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che elaborerà contratti-tipo e bandi-tipo e istituirà un albo nazionale dei commissari di gara;
  • per la prova dei requisiti i concorrenti, in una logica di riduzione degli oneri documentali, potranno utilizzare il Documento di gara unico europeo;
  • previsione di tetti di importo per aggregazione delle stazioni appaltanti: sopra i 100.000 euro i Comuni non capoluogo dovranno procedere ad aggregazione, sopra la soglia comunitaria si dovrà obbligatoriamente passare per dalle centrali di committenza regionali (o Province autonome);
  • valorizzazione della fase progettuale e contenimento delle varianti in corso d'opera;
  • introdotte delle eccezioni per le concessioni: in gara tutti i lavori, servizi e forniture, tranne per importi inferiori a 15.000 euro, nei casi di project financing, e per le concessioni in essere affidate con gara secondo il diritto UE;
  • per gli appalti in house, istituzione presso l’ANAC di un elenco di enti controllati dalla PA, ai quali sarà possibile affidare senza gara;
  • sostituzione del criterio del massimo ribasso con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, anche nei servizi ad alta intensità di manodopera;
  • istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture, di un albo nazionale per il ruolo di responsabile dei lavori.

Il testo, prima dell'approvazione definitiva, dovrà essere esaminato anche dalla Camera dei Deputati, a cui è già stato inviato il testo che ha ricevuto l’OK dal Senato.

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