Il Sole 24Ore 

21 aprile 2015
Maria Carla De Cesari

 

Stagione di obiettivi comuni per le professioni, per contrastare la crisi economica, trovare strumenti organizzativi flessibili ed essere competitivi, senza cadere nella trappola delle battaglie sulle riserve da spartire tra gli Ordini e anche al di là dello steccato tradizionale degli Albi e delle realtà prive di “riconoscimenti ordinamentali”. I segnali, per limitarsi agli utimi giorni, sono tanti, rappresentativi di diverse sensibilità e situazioni. 

Iniziamo dagli architetti, guidati da Leopoldo Freyrie, che fa un appello per la valorizzazione del lavoro autonomo, senza badare all’organizzazione della professione, tenendo fermo il principio della responsabilità, dell’indipendenza di giudizio e della infungibilità della prestazione da parte del professionista.

In un universo governato da questi principi possono ritrovarsi architetti iscritti all’Albo e designer non iscritti, così come dottori commercialisti e consulenti di organizzazione aziendale. Dice Freyrie: «Fa malissimo all’Italia - proprio nel momento in cui si dovrebbero cogliere e gestire al meglio i sia pur ancora deboli segnali di crescita - mortificare i talenti e l’energia espressa dalle idee dei professionisti relegando i lavoratori della conoscenza in un ghetto fiscale che impedisce loro la crescita e la spinta innovativa a favore della comunità». Per gli architetti è «miope non valorizzare le caratteristiche originali dei produttori di idee e conoscenza, aiutando le connessioni con il mondo industriale, promuovendo e incentivando l’innovazione e la ricerca».

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Architetti: ‘includere i professionisti in tutte le politiche per le PMI’. Chiesta al Governo una Conferenza nazionale del lavoro autonomo e intellettuale

edilportale.com 
21 aprile 2015
Rossella Calabrese

 

Una Conferenza nazionale del lavoro autonomo e intellettuale finalizzata a definire un patto tra Governo e professionisti per rilanciare lo sviluppo sostenibile dell’Italia.

Lo ha chiesto il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori nel corso di#autonomamente, l’iniziativa degli architetti italiani dedicata ai professionisti e ai lavoratori della conoscenza che si è svolta sabato scorso a Piacenza.

“Fa malissimo all’Italia, proprio nel momento in cui si dovrebbero cogliere e gestire al meglio i sia pur ancora deboli segnali di crescita - ha detto Leopoldo Freyrie, presidente del CNAPPC - mortificare i talenti e l’energia espressa dalle idee dei professionisti, relegando i lavoratori della conoscenza in un ghetto fiscale che impedisce loro la crescita e la spinta innovativa a favore della comunità”.

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Lavoro autonomo e intellettuale, Architetti: includere i professionisti in tutte le politiche per le PMI e in quelle di sostegno economico e previdenziale

lavoripubblici.it 
20 aprile 2015

 

Prevedere al più presto una Conferenza nazionale del lavoro autonomo e intellettuale per un patto tra Governo e professionisti che abbia il fine comune di rilanciare lo sviluppo sostenibile dell'Italia. Lo chiede il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori nel corso di #autonomamente, l'iniziativa degli architetti italiani dedicata ai professionisti e, più in generale, ai lavoratori della conoscenza. 

Per Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale, "fa malissimo all'Italia - proprio nel momento in cui si dovrebbero cogliere e gestire al meglio i sia pur ancora deboli segnali di crescita - mortificare i talenti e l'energia espressa dalle idee dei professionisti relegando i lavoratori della conoscenza in un ghetto fiscale che impedisce loro la crescita e la spinta innovativa a favore della comunità".

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liberta.it
19 aprile 2015

 

Parte da Piacenza l’appello del Consiglio nazionale degli Architetti al governo: “Basta con la discriminazione nei confronti del lavoro autonomo e intellettuale, il governo programmi una conferenza nazionale per un patto tra istituzioni e professionisti, che abbia il fine comune di rilanciare lo sviluppo sostenibile dell’Italia”. Lo ha chiesto il presidente nazionale Leopoldo Freyrie nel corso di #autonomamente, l’incontro che si è tenuto nella Cappella ducale di Palazzo Farnese, organizzato dall’Ordine degli Architetti di Piacenza presieduto da Giuseppe Baracchi. Tra le altre richieste arrivate nel corso dei lavori quella di includere da parte del governo i professionisti in tutte le politiche per le piccole medie imprese e in quelle di corso sostegno economico e previdenziale.

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Freyrie:”Abbattere il problema culturale per una economia della conoscenza”

zerocinque23.com
19 aprile 2015

 

Seduti a semicerchio, per una volta, sullo stesso piano. Professionisti, architetti, freelance e la politica si sono confrontati sui mestieri intellettuali e sulle politiche che li governano. L’incontro pubblico “Autonomamente” organizzato dall’Ordine degli Architetti di Piacenza e dalla Federazione degli Ordini degli Architetti dell’Emilia Romagna ha concentrato l’attenzione su quei lavoratori che in Italia lavorano con le idee, in autonomia, producendo innovazione, ricerca e servizi essenziali. Nonostante ciò, negli ultimi decenni le politiche economiche e sociali nazionali, e’ il ragionamento di fondo che ha mosso l’incontro,  hanno relegato questi lavoratori al ruolo di “partite IVA”. “E’ un problema culturale difficile da abbattere – ha detto il Presidente nazionale dell’ordine degli Architetti Leopoldo Freyrie – occorrono investimenti seri e mirati per una economia della conoscenza”. Al dibattito ha partecipato anche il Governo con il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che ha sottolineato la centralità del ruolo economico delle professioni della conoscenza. “Occorre allargare gli strumenti normativi ed europei da cui oggi dipendono le professioni della conoscenza. Il Governo sta attuando percorsi di riconoscimento del ruolo economico delle professioni”.

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"Professioni intellettuali emarginate, ma senza idee nessun futuro"

piacenzasera.it
18 aprile 2015

 

"Negli ultimi 20-30 anni le professioni intellettuali sono state emarginate dall'economia italiana. Siamo considerati un costo, ma senza i produttori di idee non si ha futuro".  Da Piacenza il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Leopoldo Freyrie chiede che ai professionisti e ai lavoratori della conoscenza venga riconosciuto "il ruolo indispensabile di motore di avviamento della crescita economica, sociale e culturale". Lo ha fatto nel corso dell'iniziativa #autonomamente, che sabato mattina al Farnese ha fatto per un giorno della nostra città la capitale delle professioni italiane.

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"Chiediamo - ha detto Freyre - strumenti normativi per poter anche noi usufruire degli incentivi e degli sgravi fiscali, ma soprattutto che cambi la cultura: vogliamo entrare a far parte dell'operazione per portare l'Italia ad uno sviluppo sostenibile e ad un futuro migliore. In Italia il 50% dei lavoratori intellettuali sono under 40, e rappresentano l'energia del futuro per il nostro paese.

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