Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
26 maggio 2015
Pietro Verna

 

Il vincolo paesistico sulla fascia costiera è inderogabile (Consiglio di Stato, Sezione VI, 20 aprile 2015, n. 1791). Con l'enunciazione di questo principio il massimo organo di giustizia amministrativa ha accolto il ricorso proposto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto contro la sentenza del Tar Puglia- Lecce, Sezione I, n. 9326/2006, che aveva annullato il rigetto di una domanda di condono edilizio riguardante un manufatto costruito nel 1998, costituito da due locali in muratura adibiti a deposito di attrezzature per la pesca. Rigetto che il Tar salentino aveva ritenuto non sufficientemente motivato, perché la Soprintendenza, nell'esprimere parere sulla collocazione dei manufatti abusivi, aveva dichiarato che gli stessi insistevano «nella fascia di 200 metri dal confine del demanio marittimo», fascia all'interno della quale l'articolo 51, comma 1, lettera f) della legge regionale 31 maggio 1980, n.56 («Tutela ed uso del territorio») vietava qualsiasi opera di edificazione. 

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