Il Sole 24Ore
15 novembre 2017
Nicola Barone

 

Sì della commissione Bilancio al Senato all'emendamento che introduce l'equo compenso. La misura è stata riscritta allargando il raggio di azione dai soli avvocati che svolgono prestazioni a vantaggio di banche, assicurazioni e imprese, a tutti i professionisti, anche a quelli non iscritti a un ordine. Previsto nella nuova formulazione poi anche che la Pubblica amministrazione debba garantire il principio dell'equo compenso. Nella notte il via libera al decreto legge fiscale nel suo complesso, provvedimento su cui i senatori hanno votato il mandato al relatore e che è approdato in Aula a Palazzo Madama questa mattina dove sono già ripresi i lavori. Il Dl - su cui si dà per scontata la richiesta della fiducia da parte dell’esecutivo - scade il 15 dicembre e dovrà essere esaminato anche dalla Camera.

(...) Orlando: sull’equo compenso impegno rispettato 

«Un altro passo per il riconoscimento dell'equo compenso per il lavoro dei professionisti. La breccia aperta dalla proposta relativa agli avvocati ha aperto, come promesso, la strada per tutte le altre professioni», è stato il commento del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. «Con l'emendamento - continua il Guardasigilli - e le sue riformulazioni governative approvate stanotte in commissione Bilancio al Senato il principio del riconoscimento dell'equo compenso per tutte le professioni entra nel testo del Dl fiscale che verrà approvato definitivamente entro fine anno. (...)

L’equo compenso è molto sentito dai professionisti, soprattutto dopo la sentenza 4614 del 3 ottobre del Consiglio di Stato che ha sdoganato un bando comunale che prevedeva il compenso “simbolico” di un euro per il professionista. Decisione che ha sollevato le proteste di tutte le categorie professionali già scese in piazza a maggio e pronte a manifestare di nuovo a fine mese per ottenere l’equo compenso.

 

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Equo compenso, nel ddl Damiano spunta il divieto di bandi gratuiti

edilportale.com
15 novembre 2017
Alessandra Marra

Vietare i bandi pubblici che prevedono compensi gratuiti e abolire le clausole che subordinano i pagamenti del compenso alla dimostrazione della regolarità contributiva.Vietare i bandi pubblici che prevedono compensi gratuiti e abolire le clausole che subordinano i pagamenti del compenso alla dimostrazione della regolarità contributiva.A prevederlo un emendamento presentato dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catanzaro, attraverso il suo Presidente Arch. Giuseppe Macrì, al ddl Daminao sull’equo compenso, al centro del convegno sul giusto compenso tenutosi lo scorso 10 novembre a Catanzaro.

Equo compenso: proposte contro le clausole vessatorie

(...)

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