Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
27 novembre 2015
Massimo Frontera

 

Disegno semplice e pulito, funzionalità, economicità di gestione e rapidità di esecuzione (appena 9 giorni). Il progetto che si è aggiudicato il premio Ugo Rivolta, promosso dall'ordine degli architetti della provincia di Milano, indica un modello di architettura "plain", che coniuga la massima capienza con la massima economicità di gestione. Alla fine la giuria ha dato il primo premio alla residenza per studenti in Sant Cugat del Vallès, Barcellona, ideata dal team di architetti spagnoli di Harquitectes+dataAE. 

Il progetto aveva superato la prima selezione insieme ad altre 13 opere realizzate in cinque diversi paesi. Complessivamente, la V edizione del premio ha raccolto 49 candidature valide provenienti da 10 paesi. (...)

Gli organizzatori del premio 

«Anche questa edizione - ha commentato Valeria Bottelli, presidente degli Architetti di Milano - ha offerto esempi di perfetta compatibilità tra qualità dell'architettura, qualità della vita ed edilizia sociale. Il Premio, di respiro sempre più internazionale, si rafforza ancor più come cardine del dibattito sul Social Housing». Il premio, promosso dagli architetti dell'Ordine di Milano e provincia, è focalizzato sulle soluzioni di social housing a livello internazionale e ha una cadenza biennale. In tutte le cinque edizioni sono stati valutati 230 progetti provenienti da 17 paesi.

 

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Premio Ugo Rivolta, i tre progetti con la menzione speciale della giuria

I progettisti che hanno ritirato il riconoscimento sono Luis Martínez Santa-María, SV60 Arquitectos e Durisch + Nolli Architetti

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
27 novembre 2015
Massimo Frontera

La giuria del premio ha assegnato tre menzioni speciali ad altrettanti progetti realizzati in Spagna e Svizzera. Il primo progetto è quello di Luis Martínez Santa-María, che ha progettato 27 social houses (Spagna). «Il progetto si distingue per il valore della ricerca tipologica: i progettisti, infatti, hanno reinterpretato la casa a schiera inserendo una successione di spazi aperti che declinano il passaggio dall'esterno all'interno con diversi gradi di privacy (soglia/patio/giardino)».

 

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foto: © Adrià Goula

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