La Rete Professioni Tecniche ha diffuso, per il tramite dei Consigli Nazionali, presso i rispettivi Ordini e Collegi, il documento predisposto dal Gruppo di Lavoro “Sicurezza ed igiene industriale e prassi di riferimento per i RSPP” avente ad oggetto “Emergenza sanitaria Covid 19 – Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro”.

 

Lo scopo dell’elaborato è quello di fornire indicazioni a livello generale e nazionale per i professionisti che si occupano di sicurezza sul lavoro o che si trovano a dover applicare quanto previsto dalla normativa all’interno del proprio contesto lavorativo. Il documento non tiene conto di provvedimenti a livello regionale e/o locale che il professionista è comunque tenuto a rispettare.

Al fine di contenere la diffusione del virus Covid-19 all’interno delle attività svolte nel territorio nazionale, il ruolo del professionista che svolge funzioni di RSPP è di fondamentale importanza al fine di poter informare, sensibilizzare e riscontrare l’attuazione delle direttive nazionali e regionali e dei protocolli operativi ad oggi emanati ed in continua evoluzione. Questi contengono linee guida condivise tra le parti sociali per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio.

L’INAIL suggerisce che il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro possa essere classificato secondo tre variabili: Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative; Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità; Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda. A seguito dell’applicazione di una metodologia di valutazione integrata si ricava una matrice il cui risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore produttivo.

Il documento diffuso dalla RPT attesta come le strategie di prevenzione per mitigare il rischio da contagio si basino principalmente su due aspetti fondamentali: Organizzazione del lavoro e Misure di prevenzione/protezione e utilizzo di dispositivi di protezione collettiva ed individuale. Nell’organizzazione del lavoro, ad esempio, rientra una corretta gestione degli spazi di lavoro ma anche delle modalità operative possibili. Tra le misure di prevenzione, invece, rientra, oltre all’informazione e la formazione dei lavoratori, la predisposizione di misure igieniche e di sanificazione degli ambienti oltreché l’adeguata disponibilità di dispositivi di protezione individuale sia per le vie respiratorie che per gli occhi e le mani. La sorveglianza sanitaria e altre misure specifiche possono concorrere alla corretta gestione della ripresa del lavoro nei diversi comparti produttivi.

In questo quadro, il ruolo del professionista, qualunque sia la sua mansione nell’ambito della sicurezza sul lavoro, è quello di fornire un supporto nell’applicazione dei protocolli e delle procedure di gestione del rischio e nell’attività di informazione e formazione al datore di lavoro, che resta il soggetto attuatore della valutazione del rischio.

Roma, 14 maggio 2020.

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