“Credo che si possa senz’altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro è un giudizio che si riferisce all’impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente”.

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori.

“Il riconoscimento della centralità del progetto - riportato ad unità e che non viene più “spezzettato” tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell’architettura, il ricorso ai concorsi  rappresentano l’unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini che, attraverso il débat public,  saranno ora partecipi delle scelte che riguardano il loro territorio. Così come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia
“Mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell’edilizia”.

Roma, 3 marzo 2016

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