Tre giorni di full immersion nell’architettura, parlando di paesaggio, di documentazione e quindi di fotografia, ma soprattutto di progetti per i territorio dell’area di Bari e della regione pugliese. Questo il senso della seconda edizione di PugliArch, il Festival dell’architettura organizzato da GAB_Associazione Giovani architetti della provincia di Bari con il sostegno della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Puglia. E che si è dato il titolo di “Crossing Architecture”, intenendo avviare una riflessione sul rapporto tra urbanizzato e intorno.

Fitto il programma di lavoro che ha contemplato numerosi fasi di lavoro attraverso specifici workshop e una serie di lecture tenute da prestigiosi esponenti della cultura architettonica, italiana e internazionale. Palma Librato, coordinatrice del festival e presidente di GAB ha definito l’evento “un fuoco culturale intenso intorno a cui si scaldano prendendo e dando energia molti architetti, amministratori e uomini di cultura. PugliArch è un’invasione di entusiasmo architettonico che, partendo dalla Puglia, si diffonde in Italia e in Europa, un progetto partito dal basso e lanciato oltre l’ostacolo degli alti muri dell’incomunicabilità tra chi fa architettura e chi la vive”.

Si è cercato di produrre un approccio all’urbanistica e all’architettura realistico e sostenibile, basato sulla qualità urbana di alto livello pensata per rispondere alle esigenze degli abitanti.

Il Festival si è concluso con la consegna dei lavori dei workshop di fotografia e di progettazione urbana e architettonica alla città di Bari e alla Regione Puglia.

 

 

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