la Repubblica

9 marzo 2015
Giuliano Balestreri

 

Levata di scudi degli architetti contro l'obbligo di dotarsi di Pos per i pagamenti elettronici. La norma che impone a professionisti di accettare pagamenti con carte e bancomat per gli importi superiori ai 30 euro è entrata in vigore lo scorso 30 giugno, ma non prevede alcuna sanzione per chi disattende la legge. Adesso, però, in Parlamento è arrivata una proposta firmata dal senatore Pino Aiello (Ncd) che prevede incentivi per chi si mette in regola (con la detrazioni delle spese per l'installazione e l'utilizzo dei Pos), ma anche pesanti sanzioni per chi continua a violare la legge (le multe possono arrivare a 1.500 con la sospensione della licenza per i recidivi). 

(...)

Viceversa, proseguono chiariscono gli architetti, "l'imposizione del Pos - dicono gli architetti - sembra avere tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che per il senatore Aiello, che ha presentato il Ddl, i liberi professionisti non facciano parte della categoria dei consumatori e, in fase elettorale, le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell'economia e nel lavoro siano state solo parole al vento".

 

 

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Fisco: architetti, ingiuste sanzioni per chi non ha il Pos

Professionisti contro Ddl al Senato che prevede 'giro di vite'

ANSA
9 marzo 2015

 

Pollice verso degli architetti, all'ipotesi che possano essere comminate sanzioni ai professionisti che, nei loro studi, ignorano l'obbligo di dotarsi dello strumento per consentire alla clientela il pagamento elettronico. "Ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile" e', infatti, per il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori la possibilita' che, secondo il disegno di legge 1.747, in discussione al Senato, i liberi professionisti che non si siano dotati di Pos vengano sospesi dalla loro attivita' e sanzionati con un'ammenda fino a 1.500 euro.    

"Ingiusta perche' si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perche' impone un'attrezzatura informatica gia' superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone", si legge in una nota, e "punitiva perche', per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano tra 500 e 1.000 euro, frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non piu' di 10 fatture annue". E, ancora, puntualizza l'Ordine, "inutile", visto che "non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell'evasione fiscale".    

Viceversa, chiariscono gli architetti, "l'imposizione della 'macchinetta' Pos sembra avere tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che per il senatore Aiello, che ha presentato il Ddl, i liberi professionisti non facciano parte della categoria dei consumatori e, in fase elettorale, le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell'economia e nel lavoro siano state solo parole al vento". 

 

 

 

POS, Architetti: ingiusto, anacronistico, punitivo ed inutile prevedere sanzioni”

AGENPARL
9 marzo 2015

 

“Ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile”: il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori definisce in questo modo la possibilità che, secondo il ddl 1747 in discussione al Senato, i liberi professionisti che non si siano dotati di POS vengano sospesi dalla loro attività e sanzionati con una ammenda fino a 1500 euro.  “Ingiusta –  spiega il Consiglio Nazionale –  perché si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perché impone un attrezzatura informatica già superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone; punitiva perché, per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a  colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano  tra  500 e 1000   euro frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non più di 10 fatture annue; inutile perchè non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell’evasione fiscale.  “Viceversa l’imposizione della “macchinetta” POS  – conclude –  sembra avere  tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che  per il Senatore Aiello, che ha presentato il ddl , i  liberi professionisti non facciano parte della categoria  dei consumatori e, in fase elettorale,  le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell’economia e nel lavoro siano state solo parole al vento”.

 

 

 

Fisco: architetti, Pos è ingiusto e anacronistico. Punitivo ed inutile prevedere sanzioni

AdnKronos
9 marzo 2015

 

"Ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile". Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori definisce in questo modo la possibilità che, secondo il ddl 1747 in discussione al Senato, i liberi professionisti che non si siano dotati di Pos vengano sospesi dalla loro attività e sanzionati con una ammenda fino a 1500 euro.        

"Ingiusta - spiega il Consiglio Nazionale - perché si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perché impone un attrezzatura informatica già superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone; punitiva perché, per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano tra 500 e 1000 euro frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non più di 10 fatture annue; inutile perchè non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell'evasione fiscale".        

"Viceversa l'imposizione della 'macchinetta' POS - conclude - sembra avere tutte le caratteristiche di un favore ai suoi produttori e gestori, a scapito di milioni di professionisti. Sembra evidente che per il senatore Aiello, che ha presentato il ddl, i liberi professionisti non facciano parte della categoria dei consumatori e, in fase elettorale, le campagne del suo partito per affermare il ruolo dei professionisti nell'economia e nel lavoro siano state solo parole al vento". 

 

 

 

Consiglio Nazionale Architetti: POS ingiusto, anacronistico, punitivo

‘Il disegno di legge si basa sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali’

edilportale.com
10 marzo 2015

 

“Ingiusta, anacronistica, punitiva e inutile”. Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori definisce in questo modo la possibilità, secondo il disegno di legge 1747 in discussione al Senato, che i liberi professionisti che non si siano dotati di POS vengano sospesi dalla loro attività e sanzionati con una ammenda fino a 1500 euro.

“Ingiusta - spiega il Consiglio Nazionale - perché si basa sul presupposto e sul pregiudizio che tutti i liberi professionisti siano evasori fiscali; anacronistica perché impone un’attrezzatura informatica già superata dalla fatturazione elettronica e dai pagamenti effettuabili via smartphone”.

 

“Punitiva perché, per quanto riguarda gli architetti, costi e sanzioni, andranno a colpire giovani che, come dimostra la ricerca del Cresme sullo stato della professione, hanno redditi mensili che oscillano tra 500 e 1000 euro frutto della emissione, nella migliore delle ipotesi, di non più di 10 fatture annue; inutile perché non costituisce in alcun modo un deterrente nei confronti dei pagamenti in nero e dell’evasione fiscale”.

 

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