casa24.ilsole24ore.com
16 luglio 2015
Paola Pierotti

 

Non solo smart come la Masdar City in costruzione nella Penisola Arabica o progetti-iconici modello Guggenheim a Bilbao. Per il Consiglio Nazionale degli Architetti (Cnappc) le città del futuro devono essere sviluppate integrando nuove funzioni, volumi e soluzioni che incontrano e anticipano le esigenze dell'abitare, del vivere e della mobilità. La sfida per l'architettura italiana è costruire sul costruito e riusare: svuotare per riempire, modificare per adattare.

Sono gli Architetti a proporre ad un pubblico di addetti ai lavori e non una riflessione sull'attuale cultura urbana italiana e, per fare il punto sulle trasformazioni e le prospettive di sviluppo delle 14 città metropolitane, è stata allestita la mostra “Città d'Italia” promossa dal Cnappc e inaugurata oggi 16 luglio presso la sede dell'Ordine della Provincia di Milano (via Solferino 17).

L'obiettivo è far conoscere all'estero le città italiane, da Torino a Palermo, ed esportare un modello urbano sostenibile attraverso la rigenerazione e la progettazione di aree che riqualificano e rendono più vivibili interi quartieri. La mostra sarà itinerante e farà tappa nelle principali capitali internazionali anche grazie alla collaborazione di Ambasciate e istituti di cultura all'estero.

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Riflessioni sulla cultura urbana, al via la mostra Città d’Italia

architetti.com 
16 luglio 2015

 

Inaugura oggi, giovedì 16 luglio, la mostra “Città d’Italia”, promossa dal Dipartimento Europa ed Esteri con il Dipartimento Politiche Urbane e Territoriali e il Dipartimento Cultura, Promozione e Comunicazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, dedicata alla rigenerazione urbana delle 14 città metropolitane Italiane. La mostra intende mettere in luce le grandi opportunità offerte dalla rete delle principali città italiane per rilanciare l’economia nazionale attraverso proposte  di investimento in unaprospettiva di sviluppo sostenibile.

Una riflessione sull’attuale cultura urbana italiana per fare il punto sulle trasformazioni e le prospettive delle maggiori città italiane.

Secondo gli architetti italiani le città d’Italia – sulle quali molto si dovrà investire in futuro per realizzare un concreto piano per una loro rigenerazione  – dimostrano quotidianamente quanto esse siano il motore di sviluppo sociale ed economico della nostra società. Ma mostrano anche quanto sia importante – oggi più che mai – dare un segno di discontinuità rispetto ai tradizionali modelli di sviluppo: serve promuovere il nuovo paradigma della limitazione del consumo di suolo, creando un habitat migliore e valorizzandone le caratteristiche in una prospettiva di lungo termine che si ponga l’ambizioso obiettivo di delineare e gestire una  nuova e migliore socialità individuale e collettiva.

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Città d'Italia. A Milano un viaggio fotografico tra passato presente e futuro

Un viaggio a tappe nelle 14 città metropolitane attraverso gli scatti che ne raccontano le trasformazioni

professionearchitetto.it 
16 luglio 2015

 

Un viaggio a tappe nelle 14 città metropolitane attraverso gli scatti che ne raccontano le trasformazioni, mettendo in collegamento passato, presente e futuro. La sede dell'Ordine degli Architetti di Milano apre alla mostra Città d'Italia, una rassegna fotografica che racconta - in tre tempi - i cambiamenti e lo sviluppo delle 14 città: uno sguardo al passato che rappresenta la grande tradizione degli studi urbani italiani; le recenti metamorfosi e, in ultimo, le concrete occasioni di trasformazione e le prospettive di sviluppo delle città metropolitane.

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La mostra focalizza poi l'attenzione sulle trasformazioni della città di Milano a partire dal 1861. Il costruire sul costruito è parte del codice genetico della città di Milano, il cui naturale sviluppo per cerchi concentrici si è via via articolato e arricchito, dando via a una trasformazione che si è sovrapposta ai tessuti urbani storici con nuove geometrie, nuovi allineamenti e, spesso, con rinnovata spregiudicatezza.

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Viaggio nell’Italia del cambiamento

Corriere della Sera - Milano
16 luglio 2015

 

Un immaginario viaggio nel Bel Paese attraverso i momenti più significativi di cambiamento e sviluppo di 14 metropoli. È il tema della mostra «Città d’Italia» che si inaugura oggi nella sede dell’Ordine degli Architetti (via Solferino 17-19, ore 18.30, ingresso libero) . Un viaggio tra passato e futuro, tra metamorfosi e prospettive di sviluppo.

 

 

“Città d’Italia” in mostra: una riflessione a scatti sulla cultura urbana

corrieredeilavoripubblici.it 
16 luglio 2015

 

Una riflessione sull’attuale cultura urbana italiana per fare il punto sulle trasformazioni e le prospettive di sviluppo delle maggiori città italiane: è questo il filo conduttore della mostra “Città d’Italia” promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e che sarà inaugurata oggi pomeriggio, nella sede dell’Ordine della Provincia di Milano (ore 18, 30, via Solferino 17). Secondo gli architetti italiani, le città d’Italia - sulle quali molto si dovrà investire in futuro per realizzare un concreto piano per una loro rigenerazione - dimostrano quotidianamente quanto esse siano il motore di sviluppo sociale ed economico della nostra società. Ma mostrano anche quanto sia importante - oggi più che mai - dare un segno di discontinuità rispetto ai tradizionali modelli di sviluppo: serve promuovere il nuovo paradigma della limitazione del consumo di suolo, creando un habitat migliore e valorizzandone le caratteristiche in una prospettiva di lungo termine che si ponga l’ambizioso obiettivo di delineare e gestire una  nuova e migliore socialità individuale e collettiva.

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Mostre: architetti presentano cultura urbana fra trasformazioni e prospettive. Domani l'inaugurazione a Milano

Adnkronos/Labitalia
15 luglio 2015

 

Una riflessione sull'attuale cultura urbana italiana per fare il punto sulle trasformazioni e le prospettive di sviluppo delle maggiori città italiane. E' questo il filo conduttore della mostra 'Città d'Italia', promossa dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori e che sarà inaugurata domani, 16 luglio, presso la sede dell'Ordine della Provincia di Milano (ore 18,30, via Solferino 17).         

Secondo gli architetti italiani, "le città d'Italia, sulle quali molto si dovrà investire in futuro per realizzare un concreto piano per una loro rigenerazione, dimostrano quotidianamente quanto esse siano il motore di sviluppo sociale ed economico della nostra società".         

"Ma mostrano -precisano- anche quanto sia importante dare un segno di discontinuità rispetto ai tradizionali modelli di sviluppo: serve promuovere il nuovo paradigma della limitazione del consumo di suolo, creando un habitat migliore e valorizzandone le caratteristiche in una prospettiva di lungo termine che si ponga l'ambizioso obiettivo di delineare e gestire una nuova e migliore socialità individuale e collettiva".  Realizzata con il contributo delle quattordici città metropolitane la mostra, che si avvale del patrocinio del ministero degli Esteri, offre la possibilità di conoscere molto più da vicino, rispetto ad altre analoghe iniziative, quello che a buon titolo può essere definito il nuovo volto che l'Italia potrà avere nel prossimo futuro.         

"Un Paese, il nostro, con città in grado di incamminarsi nei prossimi decenni -sottolinea la categoria degli architetti- verso un futuro in grado di fare i conti, rappacificandosi, con la propria storia, soprattutto con i propri errori, e in grado di guardare in modo nuovo all'architettura che le ha prodotte e a quella che le proietterà verso un futuro assai più lontano".         

"Osservando i progetti e gli scenari -spiega- che compongono la mostra, si comprende quanto sia radicata nell'anima del Paese la cultura urbana, peculiare e propria del nostro modo di abitare. Ma anche quanto forte sia il bisogno di ricevere dai progettisti italiani idee innovative capaci di rispondere consapevolmente, e a misura d'uomo, ai nuovi bisogni dell'abitare".  Per il Consiglio nazionale, "la sfida per l'architettura italiana è quella di tentare di risolvere, coniugando e declinando i saperi propri dell'antica cultura con la complessità della vita contemporanea nel rapporto tra artificio e ambiente, con le nuove conoscenze dell'innovazione e della ricerca, i temi nuovi del riuso".         

"Svuotare per riempire, modificare per adattare: spazi, luoghi, volumi -continua- alla ricerca di una felicità nuova. Obiettivo della mostra è anche quello di far conoscere all'estero la realtà rappresentate dalle città italiane e di esportare un modello di città sostenibile attraverso la rigenerazione urbana e la progettazione di aree che riqualifichino e rendano più vivibili interi quartieri".         

"Dopo Milano dove sarà visitabile fino al prossimo 25 settembre, la mostra attraverserà l'Italia e le più importanti capitali estere", conclude. 

 

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