“La ripresa c'è, i segnali sono molteplici, ma non sono ancora contento. L'Italia è sulla buona strada, ma deve ancora liberarsi da vincoli e paure".

Lo scrive Matteo Renzi, nella news di giugno. "C’è molto da fare, specie nel settore che ha patito più la crisi, l'edilizia. Anche in aprile la produzione industriale nel settore costruzioni ha segnato un dato negativo (-0,3%). Ripartono i consumi, cresce il Pil, aumentano i posti di lavoro". "Ma se non riparte l'edilizia - aggiunge Renzi -, la situazione occupazionale non tornerà mai quella di prima. Quindi al lavoro, con ancora maggiore intensità. Dobbiamo sbloccare le opere pubbliche ferme,  semplificare le procedure amministrative (bene il codice degli appalti passato in prima lettura al Senato giovedì,  adesso stringiamo sulla riforma della pubblica amministrazione alla Camera), agevolare gli investimenti pubblici e privati. Da una prima analisi, vediamo come almeno un punto percentuale di Pil (circa 17 miliardi) sia bloccato da ritardi e procedure complicate. Sbloccare l'Italia significa dare ossigeno all'economia e far entrare il futuro dalla porta principale. Dobbiamo farlo, però, nel pieno rispetto del punto successivo, quello della sostenibilità ambientale.”

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