In Italia l'83,6 per cento degli immobili e' stato costruito da più di vent'anni e resta fuori dalle classi energetiche più efficienti (A, B e C), in cui rientra solo il 15 per cento circa degli edifici. E' quanto emerge dai dati sul patrimonio immobiliare italiano diffusi da Nomisma.  

In Italia il 55,4 per cento delle case e' stato costruito prima del 1971 e richiede seri interventi di riqualificazione,mentre oltre un quarto (28,2%) risalente al ventennio tra il 1972 e il 1991, necessita almeno di investimenti per l'efficientamento energetico.  

"La riqualificazione dell'esistente e' l'opportunità per le imprese per uscire dalla crisi del settore - ha commentato il direttore generale di Nomisma, Luca Dondi - secondo cui si registreranno segnali di ripresa anche osservando le stime di compravendite di immobili per il 2015". Secondo queste stime infatti le compravendite di immobili saliranno nel 2015 a quota 470.324, per un +16,7 per cento rispetto al 2013. Cifra che supererà la quota di 517.200 nel 2017.

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