Corriere della Sera – Milano
3 novembre 2015
Pierluigi Panza

 

Nel corso di un anno, quattro giovani architetti (Alberto Straci, Matteo Restagno, Chiara Valli e Francesca Vittorelli), coordinati da Ottavio Di Blasi e Marco Ermentini, hanno realizzato un progetto di recupero per il quartiere Giambellino, luogo dove vivono e lavorano. Si sono chiamati gruppo G124, hanno raccolto idee e le hanno elaborate in un progetto di ricucitura del quartiere, al fine di salvarlo dalla speculazione e con l’obiettivo di proporre un nuovo modo di essere architetti e cittadini e di prendersi cura di ciò che ci sta intorno: case, parco, mercato, biblioteca, vicinato, strade. 

La storia di questo progetto, che sarà presentato sabato 7 a partire dalle ore 14 in una serie di appuntamenti nel quartiere («Giambellino Calling»), nasce da lontano. «Quando venne nominato dal presidente Napolitano senatore a vita — racconta Marco Ermentini —, Renzo Piano espresse il desiderio di lavorare sulle periferie. Da allora, ogni anno destina il corrispettivo dello stipendio da senatore a un team di quattro giovani architetti, coordinati da due tutor, per sviluppare un progetto su una periferia». Gli anni precedenti altri team hanno lavorato su Torino, Roma e Catania. Quest’anno è toccato al Giambellino. 

(...)

 

Mappa del sito