Il Sole 24Ore 
6 settembre 2015
Federica Micardi

 

I professionisti europei interrogano l’Europa sul loro futuro. Il palco scelto è il Parlamento in seduta plenaria. Portavoce delle loro istanze Antonio Tajani, vicepresidente dello stesso parlamento. Lo strumento: un’interrogazione orale con richiesta di risposta che sarà presentata martedì nel pomeriggio. Oggetto dell’istanza: «Seguito delle linee d’azione per rafforzare l’attività delle libere professioni». 

«Questa mossa - ha spiegato Tajani - ha un forte peso politico perché dopo il cambio al vertice della Commissione europea - dopo la successione tra Barroso e Juncker - il lavoro fatto negli ultimi anni anche da me come commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria per portare l’attenzione della Ue sui professionisti, sul fronte dei finanziamenti, della formazione e della loro rappresentanza potrebbe subire una brusca frenata». Da qui la decisione di “fare chiarezza” per capire quali sono le intenzioni in merito del nuovo commissario. 

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Per i professionisti italiani potrebbe avere effetti interessanti nell’immediato futuro il ”Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei Programmi 2014-2020” istituito presso la presidenza del Consiglio per la gestione delle risorse Ue, che porterà attorno a un tavolo le Regioni e le associazioni di rappresentanza delle varie categorie. 

 

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