Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
9 giugno 2015
Patrizia Maciocchi

 

La pubblica amministrazione deve risarcire il professionista per le spese sostenute, il guadagno sfumato e il mancato incremento del suo curriculum se nella gara gli ha preferito un concorrente con meno titoli. La Cassazione, con la sentenza 11794, dà partita vinta a un architetto che era entrato in lizza per un incarico di progettista nell'ambito di un progetto di edilizia residenziale pubblica.

Compito che era stato assegnato a un altro partecipante con minor punteggio, scelta che avevano portato il Tar Calabria ad accogliere il ricorso dell'escluso annullando la delibera, per la mancata comparazione dei curricula. Il Tar aveva nominato anche un commissario ad acta per la valutazione dei titoli, una verifica dalla quale era emerso che il "posto" spettava al ricorrente.

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