ItaliaOggi
2 marzo 2015
Marino Longoni e Gabriele Ventura

 

La crisi economica ha già divorato quasi un quarto del reddito dei professionisti italiani. Nel 2008 i redditi medi superavano infatti i 35 mila euro. Nel 2013, ultimo dato disponibile, erano scesi a 27 mila. Si tratta ovviamente di un valore medio. Per cui, se i medici, che lavorano in gran parte in regime di convenzione, non hanno risentito più di tanto della crisi, il reddito degli architetti è sceso sotto i 22 mila euro. E c’è chi sta peggio: un terzo dei giovani psicologi è infatti disoccupato ed il reddito medio della categoria non arriva a 650 euro al mese. 

Le cause di questo disastro sono numerose. Ma non si può negare che i governi che si sono succeduti dal 2006 hanno manifestato, nei fatti, una forte avversione ideologica nei confronti delle categorie professionali.

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