Corriere del Mezzogiorno - Napoli
12 febbraio 2015
Marco Salvatore

 

Nell’attenta riflessione sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno in cui ha evidenziato l’avanzato «stato cadente» della città di Napoli, Marco Demarco ha espresso tra le possibili soluzioni al problema l’istituzione nell’area metropolitana partenopea di una figura denominata «architetto condotto». Una realtà, come ha ricordato Demarco, già operante in altre città italiane.

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Una realtà nata da una felice intuizione dell’architetto Renzo Piano. Di questa se ne è discusso in un recente appuntamento del «Sabato delle Idee», nel corso del quale abbiamo ascoltato la testimonianza dell’architetto salernitano Roberta Pastore. 

(...) Occorre un intervento urgente. Un intervento per il quale l’amministrazione locale è al lavoro, e che potrebbe trovare un valido supporto proprio negli «architetti condotti». 

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L’architetto condotto

Corriere del Mezzogiorno - Napoli
11 febbraio 2015
Marco Demarco

 

(...) non esistono città senza emergenze, e che anche le più belle e famose hanno drammatici problemi di governo. 

Fatta questa premessa, veniamo a Napoli. Ecco il titolo di apertura del Corriere del Mezzogiorno di ieri: «Cadono neve, alberi e pietre».

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Le soluzioni possibili non sono molte. Diciamo che sono riconducibili a due modelli essenziali. Tempo fa, proprio a Napoli, si tentò il modello «capitalistico»: tutta la manutenzione affidata a un’unica azienda privata. 

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Ora non resta che il modello opposto, quello «benecomunista». Dalla privatizzazione alla socializzazione, insomma. A suggerirlo è Renzo Piano, archistar e senatore a vita. È da almeno trenta anni che parla di «architetto condotto». Di una nuova figura professionale, cioè, che potrebbe curare i quartieri come il medico cura i malati. 

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