Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
3 novembre 2015
Mauro Salerno

 

Chi partecipa a un concorso di progettazione deve sapere con certezza se vincendo la gara otterrà o meno l’incarico per lo sviluppo del progetto. Basta dunque con le clausole dei bandi in cui la stazione appaltante rimanda questa decisione al termine della gara, riservandosi la facoltà di scegliere in un senso o nell’altro. 

È la posizione che l’Autorità Anticorruzione ha ribadito con la deliberazione n.105 del 21 ottobre 2015 , diffusa ieri. 

Al centro della questione l’esposto presentato dall’architetto (Domenico Delfini) vincitore del concorso di progettazione per la riqualificazione dell’area di Piazza Trento e Trieste a Monza. Oltre ad aver ricevuto il premio (da 8mila euro) previsto dal bando l’architetto ha anche ottenuto una serie di incarichi per lo svolgimento del progetto, ma «in forma frazionata e non relativi al completamento del progetto del concorso». 

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Concorsi di progettazione, Anac: indicare da subito se il vincitore avrà l’incarico. L’amministrazione deve rendere nota la sua scelta nel bando quando l’importo dei servizi supera la soglia comunitaria

edilportale.com 
3 novembre 2015
Paola Mammarella

 

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Concorso di progettazione e servizi di ingegneria e architettura

L’Anac ha spiegato che alla base dei concorsi di progettazione c’è l’idea, da parte della Stazione Appaltante, di acquisire un prodotto di ingegno giudicato migliore da una commissione.

Diversamente, nell’appalto di servizi di progettazione l’oggetto del contratto è una prestazione professionale. Lo scopo è individuare un progettista, che deve quindi dimostrare il possesso di esperienze specifiche.

Nell’affidamento di servizi di ingegneria e architettura di importo superiore alla soglia comunitaria utilizzando un concorso di progettazione, la Stazione Appaltante deve dichiarare nel bando la possibilità di affidare al vincitore l’incarico della  progettazione definitiva ed esecutiva o di non avvalersi di tale opportunità, ma non può riservarsi la facoltà di decidere discrezionalmente in un momento successivo. In questo modo, ha affermato l’Anac, verrebbero violati i principi di trasparenza e concorrenza cui devono sottostare gli appalti.

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