I presidenti dei 105 ordini degli Ordini degli Architetti PPC e quelli dei Consigli di Disciplina provinciali lo scorso 11 luglio hanno partecipato al seminario di deontologia organizzato dal dipartimento Interni e deontologia del Consiglio Nazionale coordinato dall’arch. Franco Frison.

L’annuale momento di confronto tra i rappresentanti dei due organi del sistema ordinistico ha affrontato i temi centrali della deontologia strettamente connessi a quelli della trasparenza e della legalità.

Durante il seminario numerosi sono stati i richiami alla comunità degli architetti per un’azione di contrasto: all’abusivismo edilizio, all’utilizzo di fondi illeciti, alle fatturazioni su operazioni inesistenti, all’intestazione fittizia di beni.

È stata sottolineata la necessità di promuove e sostenere i giovani che si affacciano all’esercizio della professione che, in un momento di particolare difficoltà del mercato dei servizi professionali, possono essere facilmente indotti ad abbandonare il paese pur di non sottoporsi a condizioni inadeguate di lavoro presso i grandi studi professionali ma anche essere esposti, in qualità di soggetti deboli del mercato, alle attenzioni delle organizzazioni criminali.

L’on. Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, intervenendo al seminario, ha riconosciuto il merito agli architetti d’aver fortemente voluto l’avvio di un importante percorso nell’ambito della legalità ed ha sottolineato l'importanza di un’azione di contrasto: all’abusivismo edilizio, all’utilizzo di fondi illeciti, alle fatturazioni su operazioni inesistenti, all’intestazione fittizia di beni.

È stata inoltre richiamata la centralità di un'azione volta a promuove e sostenere i giovani che si affacciano all’esercizio della professione che, in un momento di particolare difficoltà del mercato dei servizi professionali, possono essere facilmente indotti ad abbandonare il paese pur di non sottoporsi a condizioni inadeguate di lavoro presso i grandi studi professionali ma anche essere esposti, in qualità di soggetti deboli del mercato, alle attenzioni delle organizzazioni criminali.

«Nel corso dell’audizione in Commissione Parlamentare Antimafia - spiega l’arch. Giuseppe Cappochin, presidente CNAPPC - avvenuta nella scorsa legislatura, era stato richiesto al Consiglio Nazionale il quadro complessivo dell’azione disciplinare esercitata dagli Ordini a livello nazionale. E proprio sulla scorta di quella richiesta è stata avviata nel 2019, e presentata al seminario, l’indagine sui dati dell’azione deontologica nazionale nel 2018 che ha evidenziato dati di particolare interesse».

In particolare sono state più di 11.000 le segnalazioni giunte ai Consigli di Disciplina dei 79 Ordini che hanno aderito al questionario entro i termini, di cui più della metà nel solo Lazio (6.556) e a seguire molto staccata la Lombardia (1.352) e le altre regioni; si tratta di segnalazioni prevalentemente provenienti dai Consigli degli Ordini (91%) che hanno il monitoraggio dell'operato degli iscritti, a testimonianza dell'efficiente azione di autogoverno esercitato dagli Ordini.

Le sanzioni adottate nel corso del 2018 (pari a 1.860) fanno riferimento prevalentemente alle sospensioni dall'esercizio dell'attività professionale (922); le sanzioni irrogate si concentrano prevalentemente in Lombardia (500), Toscana (333) ed Emilia Romagna (294).

Durante l’incontro l’ing. Beatrice Fonti del CUP di Modena ha portato la testimonianza dell’interessante progetto pilota promosso dalla "Commissione di contrasto alle mafie e alla corruzione" che vuole essere un punto di riferimento per la futura attività del Consiglio Nazionale degli Architetti e degli stessi Ordini territoriali.

Infine, il presidente Cappochin ha accolto con grande soddisfazione l’invito dell’on. Nicola Morra rivolto al Consiglio Nazionale a partecipare in autunno all’audizione del costituendo "Comitato delle infiltrazioni nell’economia".

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