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Paola Mammarella
17 marzo 2017

 

“Il correttivo non intende in alcun modo intaccare i pilastri del nuovo codice degli appalti, tra i quali la qualificazione delle stazioni appaltanti, la centralità del progetto, la lotta alla corruzione”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in audizione in Commissione Ambiente della Camera.

Le parole di Delrio suonano come una rassicurazione. Dopo la diffusione della bozza definitiva del Correttivo al Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), molti addetti ai lavori hanno infatti accusato il Governo di voler stravolgere lo spirito della legge delega (Legge 11/2016).

Quando è consentito l’appalto integrato

La legge delega e il Codice Appalti vietano l’appalto integrato che, secondo gli addetti ai lavori, ha causato una serie di distorsioni e malfunzionamenti a scapito della qualità del progetto.

Nel corso della sua audizione, il ministro Delrio da una parte ha assicurato che il Governo non intende reintrodurre l’appalto integrato, dall’altra ha però ricordato che non è una soluzione vietata dalla normativa europea.

In base al correttivo, ha spiegato Delrio, “l’appalto integrato sarà previsto esclusivamente nelle procedure di urgenza, come nei casi dei più recenti eventi sismici, e per i progetti definitivi che siano stati già approvati alla data di entrata in vigore del codice degli appalti”. (...)

 

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