Il Sole 24Ore 
13 dicembre 2016
Sara Monaci

 

Un piano quinquennale da 356 milioni - di cui almeno la metà ancora da trovare - per la riqualificazione delle periferie di Milano. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Sala, già proposto in campagna elettorale e ora riconfermato dopo i primi 6 mesi di governo della città di Milano. La questione ha un contenuto fortemente politico: mentre la giunta precedente, guidata dal Giuliano Pisapia, sarà ricordata per i lavori dell’Expo e per gli investimenti nel centro storico e nei grandi eventi, quella del manager Sala dovrebbe guardare ai quartieri finora trascurati. Il suo “marchio distintivo” dovrebbe essere quello delle periferie . 

Sono prevalentemente cinque le zone di intervento: Gallaratese, Bovisa, Adriano, Corvetto e Giambellino. Si tratta di ampi quartieri, i più in difficoltà, che a Milano rappresentano oltre la metà delle periferie. Si prevede nel giro di 5 anni, cioè entro giugno 2021, di ricostruire case popolari, riqualificare le strade, creare centri di formazione per le attività imprenditoriali e teatri per l’infanzia, efficientare l’energia nelle scuole, costruire nuovi istituti scolastici, garantire maggiore illuminazione, rafforzare i servizi di trasporto pubblico e dare vita ad aree verdi utilizzabili dalla cittadinanza. 

I progetti riguardano gli assessorati all’urbanistica, alle politiche sociali, ai trasporti, alla cultura; tutti coordinati, da quello al bilancio. 

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