Il Sole 24Ore 
5 ottobre 2016
Giorgio Santilli

 

Sarà presentato venerdì 7 ottobre a Bologna il secondo rapporto nazionale di urban@it: il centro studi guidato da Walter Vitali riproporrà, con un'articolazione di esperienze e proposte più ricca che nella prima edizione, il tema per cui il think tank è nato: come favorire un'agenda nazionale urbana «dalla parte delle città», in un contesto difficile che vede le amministrazioni urbane fronteggiare i progressivi tagli dei finanziamenti, legati alla crisi e ai vincoli imposti dal patto di stabilità, e affrontare nuovi problemi emersi con forza, come l'immigrazione e l'accoglienza dei profughi, la gestione della crisi del mercato immobiliare che ha lasciato molte operazioni incompiute, il degrado delle periferie urbane che più delle altre hanno pagato, in termini di trascuratezza, la riduzione delle risorse, l'attuazione della legge Delrio sulle città metropolitane e sul riordino degli enti intermedi. 

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Se i problemi di bilancio sono pervasivi, un tema più generale che lo studio mette al centro del rapporto fra città e politiche urbane nazionali, è «il carattere episodico e poco prevedibile delle misure che dal livello nazionale cercano di stimolare i contesti locali allo sviluppo di specifiche politiche». È il caso dei «programmi di rigenerazione urbana promossi dal governo e dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti» che - nota il lavoro di urban@it - «costringono sempre le amministrazioni a rincorrere scadenze e a selezionare aree di intervento in modo affrettato», dovendo alla fine sempre scegliere fra progetti più o meno cantierabili tirati fuori dai cassetti in fretta e furia (e in quanto tali vecchi) o interventi più strategici privi però dei necessari livelli di progettazione generalmente richiesti dai bandi. 

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