Il Sole 24Ore 
11 settembre 2016 
Giorgio Santilli

 

I due bonus per i lavori in casa, quello del 50% per le ristrutturazioni e quello del 65% per il risparmio energetico, non si fermano, anzi corrono veloci. Nei primi sette mesi dell’anno il Fisco ha operato ritenute per 1.060 milioni che corrispondono a un investimento agevolato di 16.165 milioni, il 23,8% più del livello 2015. Il dato è contenuto nell’ultimo Rapporto dedicato all’impatto degli incentivi fiscali da Servizio studi della Camera e Cresme. Il Rapporto, che è stato commissionato dalla commissione Ambiente della Camera, entrerà nella documentazione ufficiale dell’indagine conoscitivo che la commissione sta svolgendo.

Nel documento è contenuta anche una previsione per l’intero anno 2016, a cura del Cresme, sulla base dei dati di luglio: l’Istituto di ricerca si attende 1,7 milioni di domande complessive (1,39 milioni per le ristrutturazioni edilizie e 328mila per il risparmio energetico) per un investimento complessivo di 29,2 miliardi (comprensivo dell’Iva) che segnerebbe il record storico assoluto dopo i 27,9 miliardi del 2013, i 28,4 miliardi del 2014 e i 25,1 miliardi del 2015. 

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Un aspetto interessante del rapporto è quello dell’impatto sui conti dello Stato, considerando che i due bonus sono leve fondamentali su cui il governo e il Parlamento intendono agire nella legge di Bilancio, prorogandoli e potenziandone la capacità di intervento su condomini e su attività di prevenzione antisismica. 

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