la Repubblica Affari&Finanza
12 settembre 2016 
Patrizia Capua

 

(...) Giuseppe Cappochin, presidente dei 154mila architetti italiani, prende a modello le eco-città, le capitali verdi d’Europa. “Ora per la prima volta – afferma – da noi si parla di strategia urbana sostenibile. Finora la politica non si è mai occupata della rigenerazione. Prendiamo il piano Passera, 226milioni di euro, su progetti che erano da tempo nel cassetto, ma che non generano plusvalore. Stessa cosa coi 500milioni stanziati per le periferie. Per carità, è una boccata di ossigeno, ma il nostro paese ha piani regolatori che sono ancora figli della legge urbanistica 150 del 1942”.

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Ricostruire paesi e tessuti urbani, centri storici bellissimi e periferie che non hanno la stessa qualità. “Partendo dalle analisi geologiche, mappature precise in zone sensibili che hanno anche stratigrafie diverse per fabbricati confinanti. In certi borghi dove le case sono addossate una all’altra, è impensabile mettere in sicurezza una e non l’altra. In Italia c’è inoltre un’enorme frammentazione della proprietà. (...)

 

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