Il Giornale - Abitare
luglio 2016
Giacomo Govoni

 

Un’architettura tesa non solo a migliorare l’ambiente edificato, ma che si prende cura delle persone e delle comunità, incidendo sulla marginalità sociale e promuovendo l’innovazione culturale. È la visione che sta alla base del concetto di riuso, principio cardine attorno al quale Giuseppe Cappochin ha scelto di sviluppare la sua attività di mandato alla guida degli architetti italiani. «La riqualificazione fisica dei luoghi – spiega il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori - è in grado di produrre meccanismi che favoriscano nuove forme di relazione e di socialità, di promuovere la ripresa intervenendo positivamente sulle disuguaglianze economiche e sociali».

Quanto può incidere la qualità dell’architettura in questo percorso?

«Il fine della rigenerazione urbana sostenibile è quello di realizzare città belle, efficienti da un punto di vista energetico, funzionali e in grado di valorizzare al meglio la cultura quale driver di sviluppo. Tutti obiettivi che solo una architettura di qualità può garantire».

Quanto può incidere la qualità dell’architettura in questo percorso?

«Il fine della rigenerazione urbana sostenibile è quello di realizzare città belle, efficienti da un punto di vista energetico, funzionali e in grado di valorizzare al meglio la cultura quale driver di sviluppo. Tutti obiettivi che solo una architettura di qualità può garantire».

Quali città, italiane o europee, possono rappresentare un modello in questo senso?

«Gli architetti italiani stanno analizzando, con una serie di iniziative, le esperienze delle “Capitali verdi europee”: città come Nantes, Amburgo, Essen, Lubiana e Bristol dimostrano che solo attraverso una programmazione almeno ventennale, coerente con una visione strategica del futuro della città, è possibile incidere concretamente sulle politiche urbane. Non bastano i progetti improvvisati e finalizzati unicamente a cogliere le occasioni, sia pur positive, di volta in volta offerte da provvedimenti governativi».

 

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