Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
31 agosto 2016
Massimo Frontera e Giuseppe Latour

 

Sei classi, dalla A alla F. Con uno schema che ricorda molto quello che oggi viene utilizzato per la certificazione energetica. Per fotografare in maniera immediata il livello di sicurezza di un edificio. È questo, in estrema sintesi, il contenuto delle linee guida per la classificazione sismica che il ministero delle Infrastrutture utilizzerà come base per due partite strategiche del prossimo futuro: la mappatura degli edifici esistenti e la nuova versione potenziata dei bonus fiscali per la messa in sicurezza dei fabbricati, da rifinire con la prossima legge di Stabilità. Il documento che contiene questa nuova classificazione, per la verità, è già in larga parte pronto da qualche mese. Alla sua definizione aveva lavorato, su mandato del ministro, una commissione di esperti, guidata dal provveditore alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna, Pietro Baratono. (...)

Il principio guida è il concetto di "expected annual loss", il costo medio annuo da sostenere per riparare i danni e coprire le perdite causate da eventi sismici: in una struttura efficiente questo costo è trascurabile, nelle strutture più vecchie tende a salire, fino al momento in cui può essere più conveniente demolire e ricostruire. In attesa che il lavoro dei tecnici venga completato, resta da fare una valutazione politica. Le linee guida, infatti, si prestano a una mappatura del patrimonio esistente che possa dire su quali edifici è più urgente intervenire.

(...)

 

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