Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
2 agosto 2016
Brunella Giugliano

 

Nessuna sanatoria per gli immobili costruiti lungo la costa della Sicilia. Lo ha stabilito il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha dichiarato inammissibile l'emendamento presentato dal deputato Girolamo Fazio (Gruppo Misto) al Testo Unico in materia di Edilizia in corso di approvazione e che dovrebbe ottenere il via libera definitivo dell'Ars nella seduta fissata per oggi pomeriggio. «L'emendamento sulla cosiddetta sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva contiene evidenti profili di incostituzionalità – ha affermato Ardizzone - pertanto è inammissibile e quindi non verrà discusso in Aula».

Una decisione che placa le molte polemiche che si erano scatenate nei giorni scorsi attorno al Disegno di legge «Recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380», atteso da oltre 15 anni e la cui approvazione era stata ritardata proprio dal dibattito che si era generato attorno all'emendamento oggi stralciato. 

Questo prevedeva di sanare gli abusi compiuti a 150 metri dal mare fra il 1976 e il 1985 e cioè le case ritenute condonabili in base alla legge nazionale del '85 ma che di fatto non sono state regolarizzate per una difformità di interpretazioni fra uffici burocratici e per un recepimento non chiaro delle norme siciliane. In molti casi per esse è stata disposta la demolizione. Ma il testo presentato da Fazio aveva scatenato una guerra bipartisan tra coloro che hanno ritenuto che il provvedimento nascondesse un condono edilizio in piena regola e quelli che, al contrario, sostenevano che ci fosse stata una disparità fra i siciliani e il resto degli italiani dovuta alla mala burocrazia.

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Sicilia: Consiglio architetti, decisione Ardizzone su sanatoria segna linea per futuro. Cappochin, 'No all'illegalita' che Sicilia attendeva da tempo'

AdnKronos
3 agosto 2016

"La saggia e lungimirante decisione del presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone che ha bloccato lo scellerato emendamento salva abusivi rappresenta il punto di partenza verso un approccio più responsabile all'ambiente e non solo il punto di arrivo dell'azione volta a sventare il tentativo di condonare costruzioni illegali realizzate anche entro 150 metri dalla costa. Le ineccepibili argomentazioni giuridiche con le quali Ardizzone ha motivato la sua scelta di non far votare quell'emendamento segnano una linea del no che non potrà non riflettersi anche per il futuro". Così Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.

Per Cappochin, la decisione di ieri del presidente dell'Ars di dichiarare inammissibile l'emendamento al testo unico per l'edilizia ha un "valore simbolico", segnando "quella linea del no all'illegalità che la Sicilia attendeva da tempo". La stagione dei condoni, evidenzia il presidente del Consiglio degli architetti, "è definitivamente tramontata, così come lo deve essere quella dell'abusivismo.

Istituzioni e cittadini devono prendere coscienza che dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state inferte ai territori e all'ambiente, il Paese - conclude - ha bisogno di essere messo in sicurezza e preservato attraverso un programma nazionale di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su progetti di sviluppo non invasivi".

 

Condono Sicilia: inammissibile l'emendamento per sanatoria nella fascia dei 150 metri dalla costa

casaeclima.com 
2 agosto 2016

Oggi 2 agosto 2016 l'Assemblea regionale siciliana è convocata per dare il voto finale sul disegno di legge “Recepimento del Testo Unico in materia di edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380”, di cui quasi tutti gli articoli - ad eccezione degli artt. 1, 14 e 17 – sono stati approvati nella seduta del 26 luglio (LEGGI TUTTO).

"L'emendamento sulla cd sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva contiene evidenti profili di incostituzionalità pertanto è inammissibile e quindi domani non verrà discusso in Aula".

Con un comunicato diffuso ieri il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha auspicato che “l’Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall’intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e criminalità e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l’Isola, ma per l’intero Paese”.

“L’era dei condoni è ormai finita per sempre – sottolinea il Presidente del Cnappc Cappochin - così come lo deve essere quella dell’abusivismo. Dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state inferte ai territori e all’ambiente, il nostro Paese ha bisogno di essere messo in sicurezza, preservato attraverso un programma nazionale di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su progetti di sviluppo non invasivi”.

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Sicilia, scongiurato il rischio di un condono edilizio per gli abusi sulle coste

edilportale.com 
2 agosto 2016
Rossella Calabrese

Oggi pomeriggio l’Assemblea regionale siciliana si sarebbe dovuta esprimere su un emendamento che proponeva la sanatoria per gli abusi edilizi commessi tra il 1976 e il 1985 entro 150 metri dalla costa.

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Nei giorni scorsi l’emendamento aveva scatenato le proteste di istituzioni, professionisti e magistratura: il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, si era detto pronto, in caso di approvazione, a impugnare il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale. “Non possiamo lasciare soli i magistrati e i Sindaci”, aveva aggiunto Galletti, invitando questi ultimi ad utilizzare il Fondo da 10 milioni di euro per le demolizioni degli edifici abusivi in zone a rischio, istituito dal Governo.

“Ci auguriamo che l’Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall’intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e criminalità e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l’Isola, ma per l’intero Paese” - aveva commentato il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

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Sanatoria edilizia Sicilia: niente condono entro i 150 metri dalla battigia

lavoripubblici.it 
1 agosto 2016

Inammissibile l'emendamento che avrebbe permesso in Sicilia il condono degli abusi edilizi commessi entro i 150 metri della costa, ovvero quelli definiti "insanabili".

A comunicarlo è il deputato all'ARS Giampiero Trizzino che attraverso i suoi canali social ha commentato "L'emendamento che legalizzava le tonnellate di cemento abusivo nelle coste è stato appena dichiarato inammissibile dal Presidente dell'Aula, Giovanni Ardizzone. Non possiamo che apprezzare l'atto di coerenza con il quale si chiude una pagina nera della politica regionale".

Nonostante l'apprezzamento verso la bocciatura di un emendamento che aveva già scosso l'opinione pubblica, il deputato grillino Trizzino ha anche denunciato il comportamento in Commissione Ambiente: "Allo stesso tempo, però, non è possibile tacere sull'ipocrisia che ha aleggiato in queste ultime ore. Lungi da noi aizzare gli uni contro gli altri in un momento delicato come quello che i deputati siciliani saranno chiamati ad affrontare nella seduta d’Aula di domani, dove si voterà un legge storica, la riforma edilizia, ma quando è troppo è troppo: i siciliani devono sapere la verità e devono sapere come sono andati i fatti.

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Ars, emendamento salva abusivi dichiarato inammissibile

Il presidente Ardizzone: "Gli uffici avevano già evidenziato anomalie durante l’esame in Commissione Ambiente e territorio, ma l'emendamento è stato inopinatamente messo ai voti. Non sarà discusso in aula"

La Sicilia
1 agosto 2016
Alfredo Pecoraro

Non ci sarà la sanatoria degli immobili abusivi lungo le coste della Sicilia, tema che aveva sollevato forti polemiche e l’immediata presa di posizione del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti pronto a impugnare la norma se fosse stata approvata dal Parlamento siciliano. A 24 ore dal voto in aula del contestato emendamento, che era stato ammesso dalla commissione Territorio dell’Ars e poi bocciato, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha chiuso la pratica, dichiarando la norma inammissibile per «evidenti profili di incostituzionalità», "quindi non verrà discussa in aula». 

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Sicilia, no alla sanatoria degli immobili abusivi

gazzettadelsud.it
1 agosto 2016

"Gli uffici dell'Ars - spiega Ardizzone - avevano gia' evidenziato tali anomalie durante l'esame in commissione Ambiente, ma l'emendamento e' stato inopinatamente messo ai voti". Esulta il fronte degli oppositori. Per Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, lo stop arriva "grazie anche alle reazioni che si sono avute da varie parti". (...) "L'era dei condoni e' ormai finita per sempre, cosi' come lo deve essere quella dell'abusivismo", chiosa il presidente Giuseppe Cappochin, Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori.    

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Stop emendamento sanatoria Sicilia, esultano oppositor

ANSA
1 agosto 2016

Non ci sara' la sanatoria degli immobili abusivi lungo le coste della Sicilia, tema che aveva sollevato forti polemiche e l'immediata presa di posizione del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti pronto a impugnare la norma se fosse stata approvata dal Parlamento siciliano. A 24 ore dal voto in aula del contestato emendamento, che era stato ammesso dalla commissione Territorio dell'Ars e poi bocciato, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha chiuso la pratica, dichiarando la norma inammissibile per "evidenti profili di incostituzionalita'", "quindi non verra' discussa in aula".

"Gli uffici dell'Ars - spiega Ardizzone - avevano gia' evidenziato tali anomalie durante l'esame in commissione Ambiente, ma l'emendamento e' stato inopinatamente messo ai voti". Esulta il fronte degli oppositori. Per Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, lo stop arriva "grazie anche alle reazioni che si sono avute da varie parti". "Il futuro della Sicilia, come ci hanno ricordato piu' volte Falcone e Borsellino - dice - e' legato a doppio filo alla legalita' e alla bellezza. E alla buona politica". "Dopo le pressioni esercitate, le lettere e la risonanza nazionale che ha suscitato la nostra protesta, la parte onesta della Sicilia ha vinto", afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. "Ci fa, comunque, riflettere, e non poco, il fatto che in questi giorni molti politici non si siano pronunciati, mentre altri lo hanno fatto ma in maniera poco chiara ed ambigua, segno che e' ancora forte quella politica che ancora ammicca agli abusivi", aggiunge l'ambientalista. "L'era dei condoni e' ormai finita per sempre, cosi' come lo deve essere quella dell'abusivismo", chiosa il presidente Giuseppe Cappochin, Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori.    

Non ci sta a essere definito il deputato degli abusivi, Girolamo Fazio (gruppo Misto), firmatario dell'emendamento. "Ho voluto porre una questione di diritto, non ci sto a essere considerato il fautore dell'abusivismo - dice - La scelta della presidenza dell'Ars di considerare la norma inammissibile ovviamente non mi fermera', spieghero' in aula le ragioni di quella norma, perche' i siciliani devono sapere di essere stati penalizzati dalle istituzioni rispetto al resto degli italiani". E aggiunge: "Il mio scopo era quello di portare il dibattito in Assemblea, migliaia di siciliani hanno scoperto di essere abusivi in assenza di una normativa chiara, perche' le istituzioni regionali hanno lasciato ai giudici l'interpretazione autentica della norma nazionale". "Non tutelo alcun interesse, mi sono imbattuto in tante storie di siciliani inconsapevoli che hanno il diritto ad avere leggi chiare e a sapere a quali sanzioni vanno incontro se le violano - prosegue - Voglio rasserenare i tanti che mi hanno accusato di ambire ai voti degli abusivi: non mi ricandidero' all'Ars, basta con questo Parlamento". 

 

Ambiente: Ordine architetti, no sanatoria edilizia

ANSA
1 agosto 2016

"Ci auguriamo che l'Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall'intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e  criminalita' e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l'Isola, ma per l'intero Paese".  Cosi' il Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori sulla ipotesi di sanatoria per gli abusi edilizi commessi entro 150 metri dalla costa.

"L'era dei condoni e' ormai finita per sempre - dice il presidente Giuseppe Cappochin - cosi' come lo deve essere quella dell'abusivismo. Dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state  inferte ai territori e all'ambiente, il nostro Paese ha bisogno di essere messo in sicurezza, preservato attraverso un programma nazionale  di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su  progetti di sviluppo non invasivi".

"Serve - aggiunge - l'approvazione di una legge urbanistica nazionale che, a differenza di quella vigente che risale al 1942, sia adeguata e consenta gli interventi che vanno nella direzione del Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, questa si' l'unica strada in grado di realizzare citta' belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, di valorizzare i territori ed i paesaggi conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all'Italia in questo momento".

 

Sicilia: architetti "no a ennesimo condono, una vergogna"

ITALPRESS
1 agosto 2016

"Ci auguriamo che l'Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall'intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e criminalita' e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l'Isola, ma per l'intero Paese". Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sulla ipotesi di sanatoria per gli abusi edilizi commessi entro 150 metri dalla costa.

 "L'era dei condoni e' ormai finita per sempre - sottolinea il presidente Giuseppe Cappochin - cosi' come lo deve essere  quella dell'abusivismo. Dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state  inferte ai territori e all'ambiente, il nostro Paese ha bisogno di essere messo in sicurezza, preservato attraverso un programma nazionale  di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su  progetti di sviluppo non invasivi". "Serve - aggiunge - l'approvazione di una legge urbanistica nazionale che, a differenza di quella vigente che risale al 1942, sia adeguata e consenta gli interventi che vanno nella direzione del Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, questa si' l'unica strada in grado di realizzare citta' belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, di valorizzare i territori ed i paesaggi conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all'Italia in questo momento".

 

Condono Sicilia, architetti: no ad ennesima vergogna

9Colonne
1 agosto 2016

"Ci auguriamo che l'Assemblea Regionale siciliana voglia recedere dall'intraprendere la pericolosa strada del condono viziosamente legata ad abusivismo, malaffare e criminalità e che rappresenterebbe un ennesima vergogna non solo per l'Isola, ma per l'intero Paese". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sulla ipotesi di sanatoria per gli abusi edilizi commessi entro 150 metri dalla costa. "L'era dei condoni è ormai finita per sempre - sottolinea il presidente Cappochin - così come lo deve essere  quella dell'abusivismo. Dopo lo scempio delle coste e le ferite che sono state inferte ai territori e all'ambiente, il nostro Paese ha bisogno di essere messo in sicurezza, preservato attraverso un programma nazionale  di salvaguardia ambientale e paesaggistica fondato su  progetti di sviluppo non invasivi". E aggiunge_ "Serve l'approvazione di una legge urbanistica nazionale che, a differenza di quella vigente che risale al 1942, sia adeguata e consenta gli interventi che vanno nella direzione del Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, questa sì l'unica strada in grado di realizzare città belle, efficienti da un punto di vista energetico e funzionale, di valorizzare i territori ed i paesaggi conducendoci alla crescita economica, culturale e sociale indispensabile quanto mai all'Italia in questo momento".

 

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