la Repubblica – D
9 luglio 2016
Francesco Erbani

 

«Le donne? Non hanno il senso di gravità» diceva non molto tempo fa un professore della facoltà di architettura di Roma. E dunque come fanno a progettare un palazzo che si tenga in piedi? Quesito che oggi si frantuma di fronte al fatto che oltre quattro architetti italiani su dieci sono donne: 64mila, il 41,7% del totale (erano 26mila, il 32%, nel 1998). (...)

Stando a un rapporto curato nel 2016 dal Consiglio nazionale architetti e dal Cresme, mentre i maschi sono al 77% lavoratori autonomi e titolari di studio, le donne lo sono al 56%. Inoltre i maschi guadagnano in media il 57% in più delle donne (nel 2000 era l’85%).

(...) Chi schiettamente dice di non essersi mai posta il problema è Giuseppina Grasso Cannizzo. Per 16 anni ha insegnato Restauro a Roma, ha lavorato a Torino e oggi ha lo studio a Vittoria, Ragusa, dove ha preparato l’installazione ora esposta alla Biennale organizzata da Alejandro Aravena. Nel 2012 le hanno dato la Medaglia d’oro alla carriera della Triennale di Milano. Ammette: «La professione coincide con la mia vita. Ho rinunciato a una famiglia. Non si può essere tutto: moglie, madre e architetta».

 

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