Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
14 giugno 2016
Giuseppe Latour

 

In cima ai pensieri degli uffici tecnici del Mit, in queste settimane, c'è il provvedimento che dovrà definire, tra le altre cose, il contenuto del nuovo progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il suo varo è fondamentale per dare avvio ad altri interventi, come quello sul nuovo decreto parametri o sul Bim. Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici, come conferma il presidente Massimo Sessa, è già al lavoro per definire i suoi contenuti.

Il decreto è citato all'articolo 23, comma 3 del codice appalti. Qui si prevede che un Dm del ministero delle Infrastrutture, su proposta del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'Ambiente e con quello dei Beni culturali, andrà a definire «i contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali». Soprattutto, il provvedimento dovrà definire nel dettaglio una delle grandi novità della riforma: il progetto di fattibilità tecnica ed economica, strutturato per individuare, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, «in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire».

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