20 maggio 2016
Alessandro Galimberti

Riportare il progetto esecutivo al centro degli appalti pubblici. Aprendo ai professionisti esterni alla Pa e con effettive possibilità d’ingresso ai giovani e a chi è rimasto ai margini. Chiusa la consultazione pubblica sulle nuove linee guida e mentre la commissione parlamentare unificata avvia le consultazioni per i correttivi al Codice degli appalti, gli architetti rivendicano la coerenza di una legge finalizzata a modernizzare il settore. (...)

 

«Via il requisito di fatturato e garanzie bancarie - hanno detto il presidente Giuseppe Cappochin e il vice Rino La Mendola - altrimenti riproponiamo i soliti studi monopolisti del passato, mentre puntiamo sul requisito della garanzia attraverso le polizze».

 

Codice Appalti, Linee Guida Anac: ecco le proposte degli Architetti

Il Ghirlandaio
19 maggio 2016

Riaffermare la centralità del progetto per garantire  la qualità delle opere pubbliche e, più in generale, buone architetture realizzate al giusto costo per assicurare ai cittadini italiani opere pubbliche utili, funzionali e belle.

Ridurre ulteriormente il peso dei requisiti economico-finanziari per  l’accesso agli affidamenti di  Servizi di Architettura e Ingegneria, quali il fatturato degli ultimi tre anni, requisito - questo -  che rischia di continuare a sbarrare la strada dei lavori pubblici  non solo ai giovani, ma anche  a gran parte dei professionisti  che, per effetto della stessa crisi del mercato del settore, non  siano in grado di dimostrare  fatturati adeguati negli ultimi anni. E fare in modo che la capacità economico-finanziaria possa essere dimostrata dai professionisti, in alternativa al fatturato, con una polizza assicurativa adeguatamente dimensionata.

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Codice Appalti, Linee Guida Anac: le richieste degli Architetti

edilportale.com 
20 maggio 2016
Rossella Calabrese

Riaffermare la centralità del progetto per garantire opere pubbliche di qualità e buone architetture; ridurre ulteriormente il peso dei requisiti economico-finanziari per l’accesso agli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, rilanciando quelli relativi alle capacità tecnico-professionali.

Sono queste, in sintesi, le proposte che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) - unitamente alle Rete delle Professioni Tecniche - ha presentato in occasione della consultazione on line sulle Linee guida dell’ANAC che supporteranno il nuovo Codice degli Appalti pubblici.

Progetto e architettura di qualità

Sul primo punto, il Cnappc chiede di riaffermare la centralità del progetto “per garantire la qualità delle opere pubbliche e, più in generale, buone architetture realizzate al giusto costo per assicurare ai cittadini italiani opere pubbliche utili, funzionali e belle”.

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Codice Appalti, Linee Guida Anac: le proposte del Consiglio Nazionale Architetti

mondoprofessionisti.it 
19  maggio 2016

Gli architetti italiani chiedono anche che vengano rilanciati concretamente i concorsi e che, per tutte le tipologie dei concorsi previsti dal Codice, sia consentito al professionista vincitore di dimostrare  i requisiti per l’affidamento delle fasi successive della progettazione, costituendo un raggruppamento di professionisti. Un passaggio questo fondamentale per restituire indipendenza intellettuale e potere contrattuale ai cervelli e non più ai fatturati.  

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Consultazione Linee guida Anac su Codice Appalti: le proposte degli Architetti

casaeclima.com 
19 maggio 2016

Riaffermare la centralità del progetto per garantire la qualità delle opere pubbliche e, più in generale, buone architetture realizzate al giusto costo per assicurare ai cittadini italiani opere pubbliche utili, funzionali e belle. È questa una delle proposte che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - unitamente alle Rete delle Professioni Tecniche - ha presentato in occasione della consultazione on line sulle Linee guida redatte dall’ANAC che - entro i limiti di competenza - supporteranno il nuovo Codice dei contratti. (...)

RILANCIARE I CONCORSI. Gli architetti italiani chiedono anche che vengano rilanciati concretamente i concorsi e che, per tutte le tipologie dei concorsi previsti dal Codice, sia consentito al professionista vincitore di dimostrare i requisiti per l’affidamento delle fasi successive della progettazione, costituendo un raggruppamento di professionisti. Un passaggio questo fondamentale per restituire indipendenza intellettuale e potere contrattuale ai cervelli e non più ai fatturati. (...)

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Nuovo Codice Appalti e Linee Guida Anac: le proposte degli Architetti (CNAPPC)

lavoripubblici.it 
20 maggio 2016

Riaffermare la centralità del progetto per garantire la qualità delle opere pubbliche e, più in generale, buone architetture realizzate al giusto costo per assicurare ai cittadini italiani opere pubbliche utili, funzionali e belle.

Ridurre ulteriormente il peso dei requisiti economico-finanziari per l’accesso agli affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria, quali il fatturato degli ultimi tre anni, requisito - questo - che rischia di continuare a sbarrare la strada dei lavori pubblici non solo ai giovani, ma anche a gran parte dei professionisti che, per effetto della stessa crisi del mercato del settore, non siano in grado di dimostrare fatturati adeguati negli ultimi anni. E fare in modo che la capacità economico-finanziaria possa essere dimostrata dai professionisti, in alternativa al fatturato, con una polizza assicurativa adeguatamente dimensionata.

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Appalti: architetti ad Anac, rilanciare centralita' progetto. Le proposte del Consiglio nazionale sulle Linee guida per Codice appalti

Labitalia
19  maggio 2016

Riaffermare la centralità del progetto per garantire la qualità delle opere pubbliche e, più in generale, buone architetture realizzate al giusto costo per assicurare ai cittadini italiani opere pubbliche utili, funzionali e belle. Ridurre ulteriormente il peso dei requisiti economico-finanziari per l'accesso agli affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria, quali il fatturato degli ultimi tre anni, requisito, questo, che rischia di continuare a sbarrare la strada dei lavori pubblici non solo ai giovani. E fare in modo che la capacità economico-finanziaria possa essere dimostrata dai professionisti, in alternativa al fatturato, con una polizza assicurativa adeguatamente dimensionata.         

Sono queste alcune delle principali proposte che il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori - unitamente alle Rete delle professioni tecniche - ha presentato in occasione della consultazione on line sulle Linee guida redatte dall'Anac che - entro i limiti di competenza - supporteranno il nuovo Codice dei contratti.         

Tra le proposte anche quella di rilanciare i requisiti di accesso alle gare, relativi alle capacità tecnico-professionali dei concorrenti puntando non più sulla valutazione parziale delle prestazioni professionali eseguite negli ultimi anni, ma sulla valutazione di tutte le prestazioni eseguite nell'arco dell'intera carriera professionale.  

Gli architetti italiani chiedono anche che vengano rilanciati concretamente i concorsi e che, per tutte le tipologie dei concorsi previsti dal Codice, sia consentito al professionista vincitore di dimostrare i requisiti per l'affidamento delle fasi successive della progettazione, costituendo un raggruppamento di professionisti. Un passaggio, questo, fondamentale per restituire indipendenza intellettuale e potere contrattuale ai cervelli e non più ai fatturati.         

Sulla stessa linea la richiesta che sia garantita maggiore trasparenza negli affidamenti con criteri discrezionali come quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, introducendo un'apposita griglia di fattori ponderali e di elementi di valutazione che, nell'attribuzione dei punteggi, riducano drasticamente il peso del prezzo, incrementando quello relativo alla qualità dell'offerta.        

E' comunque positivo il giudizio del Consiglio nazionale sull'impianto generale delle Linee Guida dell'Anac che, spiega una nota del Consiglio, "hanno il merito di ristabilire regole certe per calcolare l'importo a base di gara negli affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria, stabilendo l'obbligatorietà per le stazioni appaltanti, del ricorso al cosiddetto decreto Parametri; di ridurre, in parte, l'impatto dei requisiti economico finanziari per l'accesso alle gare; di individuare ruoli, compiti e responsabilità di figure importanti nel processo di esecuzione dei lavori pubblici, come il Responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori". 

 

Appalti: architetti, modifiche per aiutare professionisti. Ordine propone anche correzioni su requisiti d'accesso alle gare

ANSA
19  maggio 2016

"Ridurre ulteriormente il peso dei requisiti economico-finanziari per l'accesso agli affidamenti di Servizi di architettura e ingegneria, quali il fatturato degli ultimi tre anni", poiche' questo parametro "rischia di continuare a sbarrare la strada dei lavori pubblici non solo ai giovani, ma anche a gran parte dei professionisti" non in grado di dimostrare "fatturati adeguati" negli ultimi anni. E' una delle proposte che il Consiglio nazionale degli architetti, insieme alla Rete delle professioni tecniche, ha presentato in occasione della consultazione online sulle Linee guida dell'Anac (Autorita' anticorruzione) che supporteranno il nuovo Codice dei contratti e degli appalti pubblici. La categoria chiede, poi, di "riaffermare la centralita' del progetto per garantire  la qualita' delle opere pubbliche", nonche' di "rilanciare i requisiti di accesso alle gare, relativi alle capacita' tecnico-professionali dei concorrenti, puntando non piu' sulla valutazione parziale delle prestazioni professionali degli ultimi anni", bensi', si chiude la nota degli architetti, sulla "valutazione di tutte le prestazioni eseguite nell'arco dell'intera carriera professionale". 

 

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