Il Sole 24Ore 
10 aprile 2016
Giorgio Santilli

 

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«Mi aspetto - dice Stefano Esposito, relatore al Senato del parere parlamentare e della legge delega, pd, renziano, uno dei padri del nuovo codice - che il governo si adegui alle indicazioni parlamentari con cui abbiamo integrato e arricchito il lavoro svolto dal governo partendo dai principi della legge delega. Su alcuni punti, penso al massimo ribasso, al subappalto e alla centralità del progetto, il testo del governo va ravvicinato a quei principi. Il rapporto fra Parlamento e governo è stato finora virtuoso e per la prima volta nella storia repubblicana su un provvedimento tanto importante Camera e Senato hanno espresso un parere identico e a larghissima maggioranza. Questo significa che il governo ora ha il compito di recepire il parere del Parlamento e che i margini di scostamento sono, a mio avviso, davvero molto ridotti. Ovviamente il governo decide in autonomia ma si assume anche la responsabilità di quel che decide rispetto a una indicazione netta del Parlamento». 

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