Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
6 aprile 2016
Giuseppe Latour

 

Correggere il passaggio che impone il versamento della cauzione a corredo dell’offerta. Ripensare il tetto di 209mila euro per la trattativa privata e l’utilizzo delle commissioni targate Anac solo sopra la soglia comunitaria. Senza dimenticare la necessità di esplicitare l’obbigo di utilizzo del Dm parametri per gli importi a base di gara. Abbandonata l’idea di ottenere un capitolo dedicato ai servizi di progettazione, i professionisti puntano ad un obiettivo più realistico in fase di redazione della versione definitiva del Codice appalti: assestare tre o quattro correzioni mirate che, poi, possano essere messe a sistema in fase di preparazione delle linee guida Anac. È quanto emerso ieri nel corso di un incontro a porte chiuse, organizzato dalla Fondazione Inarcassa per mettere attorno a un tavolo il consigliere dell’Autorità anticorruzione, Michele Corradino e i principali rappresentanti di architetti e ingegneri, alla vigilia dell’emanazione del parere delle commissioni parlamentari. Oggi è prevista la presentazione delle proposte dei relatori e domani è in programma la votazione. (...)

Poco coraggio c’è stato sui concorsi, come dice il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Giuseppe Cappochin: «Il testo non agisce sul problema principale, che è la mancanza nella Pa di strutture capaci di fare i concorsi». Infine, il presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro sulla regolarità contributiva sollecita «regole chiare e semplici per tutti».

 

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Il nuovo Codice Appalti sotto la lente dei progettisti

edilportale.com 
7 aprile 2016
Paola Mammarella

 

Cauzione a corredo dell’offerta, applicazione del decreto parametri, concorsi di progettazione, contratti sotto soglia e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nel nuovo Codice Appalti. Se ne è parlato durante una tavola rotonda organizzata da Fondazione Inarcassa, cui hanno preso parte anche Michele Corradino, consigliere dell’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) ed esponenti del Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI) e del Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc).

Come evidenziato da Fondazione Inarcassa, molto spesso il nuovo Codice non tiene conto dei princìpi della legge delega, che avevano invece ottenuto un giudizio positivo. Secondo l’Anac, però, le linee guida che saranno emanate dopo l’approvazione del Codice potranno apportare degli aggiustamenti e risolvere molte criticità.

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