Il Sole 24Ore 
23 febbraio 2016
Giorgio Santilli

 

Ultime limature al decreto legislativo di riforma degli appalti. Il preconsiglio è slittato a domani, il consiglio dei ministri a giovedì ma il testo è rimasto nella sostanza quello raccontato dal Sole 24 Ore del 17 e 18 febbraio scorso anche se molte sono state le limature, le sistemazioni e su alcune norme le tensioni sono ancora forti dopo la conclusione dei lavori della “commissione Manzione”. 

La novità più rilevante è l’ingresso nel testo finale delle norme sui poteri dell’Anac che finora pochi avevano letto (si veda Quotidiano digitale Edilizia e Territorio per tutti i contenuti). Fra queste, c’è il parere vincolante dell’Autorita anticorruzione nella definizione stragiudiziale delle controversie, l’abrogazione progressiva del regolamento generale via via che saranno approvate le linee guida Anac (ma l’abrogazione avverrà sempre per la via regolamentare per evitare di dare alle disposizioni Anac la forza di norma regolamentare), il sistema unico di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici con un rafforzamento dei poteri sanzionatori dell’Anac verso le Soa e l’introduzione delle “idonee misure di premialità connesse ai criteri reputazionali”, il rafforzamento e l’articolazione generalizzati dei poteri sanzionatori Anac, la prima definizione di un sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti (si veda Il Sole 24 Ore del 17 e del 18 febbraio). 

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