Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
15 gennaio 2016
Mauro Salerno

 

Mai più appalti in deroga (se non per calamità naturali), stop alle varianti che fanno esplodere i costi delle grandi opere, imprese valutate sulla base della reputazione conquistata in cantiere o nello svolgimento dei servizi, freno ai ricorsi che bloccano le opere e monopolizzano le aule dei Tar, spinta all'innovazione con un forte impulso all'uso del Bim, software di progettazione che consente di anticipare gli imprevisti durante i lavori. E soprattutto una drastica semplificazione normativa abbinata alla scelta di mettere al centro del nuovo sistema l'Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, che avrà il doppio compito di scrivere le regole flessibili («soft law») incaricate di calare nella realtà del mercato il nuovo impianto normativo e indirizzare amministrazioni, imprese e professionisti con atti finalmente vincolanti.

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Le reazioni: dalle imprese ai progettisti la delega raccoglie solo consensi. Esposito (relatore Senato): riforma per far ripartire l'Italia. Ance: passo fondamentale. Oice e architetti: svolta di modernizzazione

Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
15 gennaio 2016
Giuseppe Latour

 

Non soltanto maggioranza e Governo. Il coro unanime di reazioni positive che ha salutato l'approvazione in via definitiva della legge delega sugli appalti comprende anche imprese, professionisti e sindacati. Dalla maggioranza arrivano parole di grande soddisfazione, a compimento di un percorso durato oltre un anno.

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La presidente dell'Oice, l'associazione delle società di ingegneria aderente a Confindustria, Patrizia Lotti parla di «salto in avanti verso la modernizzazione», ottenuto «affidando al progetto e al progettista un ruolo centrale». Stessa impostazione del Consiglio nazionale degli architetti, che sottolinea «una svolta nel settore dei lavori pubblici che premia la qualità».

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Progettazione, addio al massimo ribasso e paletti all'appalto integrato. Cambia pelle l'incentivo 2% per la Pa

Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
15 gennaio 2016
Roberto Mangani

Definizione dei principi generali e dei conseguenti strumenti per valorizzare la fase progettuale; indicazioni specifiche per la validazione dei progetti; nuova destinazione degli incentivi previsti per gli uffici interni delle amministrazioni. Sono queste le direttrici fondamentali delle previsioni della legge delega in tema di progettazione, contenute alle lettere oo) e qq).

I principi generali 

Alla lettera oo) si trova l'affermazione di principio secondo cui in sede di attuazione della legge delega dovrà essere assicurata la valorizzazione della fase progettuale sia negli appalti che nelle concessioni, promuovendo la qualità architettonica e tecnico funzionale dei progetti. Nel contempo vengono anche indicati le modalità e gli strumenti attraverso cui perseguire tale finalità.

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La seconda modalità indicata alla lettera oo), che sembra destinata in particolare a promuovere la qualità architettonica e tecnico – funzionale dei progetti, riguarda l'utilizzo dei concorsi di progettazione. Si tratta tuttavia di un'indicazione ancora generica, che non contiene alcuna previsione cogente e, sotto questo profilo, non offre elementi di particolare novità rispetto alla normativa vigente, dove già i concorsi di progettazione sono previsti come una delle possibili modalità di affidamento della progettazione.

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Legge Delega Appalti, via libera definitivo dal Senato. Le novità e il testo finale

casaeclima.com 
14 gennaio 2016

Con 170 voti favorevoli, 30 contrari e 40 astenuti, l'Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega – IN ALLEGATO IL TESTO DEFINITIVO - per il recepimento delle direttive europee su appalti e concessioni, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.

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COMMENTI. “Con il nuovo Codice degli Appalti si attua finalmente una svolta nel settore dei lavori Pubblici che premia la qualità e la centralità della progettazione”, commenta il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori. “Siamo molto soddisfatti – aggiunge il Cnappc - che nel testo siano state recepite tutta una serie di proposte e suggerimenti degli architetti italiani che da tempo si battono per riportare i lavori pubblici al rispetto di quei principi di semplificazione, legalità e certezza nella esecuzione fino ad oggi perduti, spesso a causa di norme sbagliate. Vanno sottolineati con favore alcuni dei più rilevanti punti della nuova legge: il superamento della vecchia Legge Obiettivo; il principio che le gare vengono aggiudicate sulla base di criteri di qualità del progetto con il superamento del principio del massimo ribasso; l’introduzione del débat public volto a rendere tutti i cittadini partecipi di un’opera pubblica; e, ancora, il trasferimento dell'incentivo del 2 per cento per i dipendenti della pubblica amministrazione dalla progettazione delle opere alla fase di programmazione e predisposizione delle gare ed a quella di controllo, con la previsione di sanzioni in caso di mancati controlli e inadempimenti”.

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Codice Appalti e Direttive Europee: il Senato approva in via definitiva il Ddl di recepimento

lavoripubblici.it 
14 gennaio 2016

Il commento del CNAPPC

“Con il nuovo Codice degli Appalti si attua finalmente una svolta nel settore dei lavori Pubblici che premia la qualità e la centralità della progettazione”. Questo il primo commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, che ha continuato parlando di una riforma che "inaugura una nuova stagione di trasparenza, di efficienza, di partecipazione e di tempi e regole certi in un settore vittima, più di altri, di mafie e corruttele; una nuova stagione per riaffermare la qualità dell’architettura che rappresenta l’unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e per avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini”.

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Approvato in Senato il ddl appalti

mondoprofessionisti.it
14 gennaio 2016

Con 170 sì, 30 no e 40 astenuti, l'Aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl delega appalti. Il governo ora dovrà approvare i decreti attuativi. Soddisfazione da parte del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori sull’approvazione in via definitiva della legge delega sulla Riforma degli Appalti. “Oggi si inaugura – ha rilevato il presidente Leopoldo Freyrie - una nuova stagione di trasparenza, di efficienza, di  partecipazione e di tempi e regole certi in un settore vittima, più di altri, di mafie e corruttele; una nuova stagione per riaffermare la qualità dell’architettura che rappresenta l’unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e per avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini.

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Appalti: architetti, con riforma e' svolta in lavori pubblici

Adnkronos/Labitalia
14 gennaio 2016

 "Con il nuovo Codice degli Appalti si attua finalmente una svolta nel settore dei lavori pubblici che premia la qualità e la centralità della progettazione". E' questo il commento del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori sull'approvazione in via definitiva della legge delega sulla riforma degli appalti.         

"Oggi si inaugura -continua la nota- una nuova stagione di trasparenza, di efficienza, di partecipazione e di tempi e regole certi in un settore vittima, più di altri, di mafie e corruttele; una nuova stagione per riaffermare la qualità dell'architettura che rappresenta l'unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e per avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini".         

"Siamo molto soddisfatti -spiegano gli architetti- che nel testo siano state recepite tutta una serie di proposte e suggerimenti degli architetti italiani che da tempo si battono per riportare i lavori pubblici al rispetto di quei principi di semplificazione, legalità e certezza nella esecuzione fino ad oggi perduti, spesso a causa di norme sbagliate".  Secondo i professionisti, "vanno sottolineati con favore alcuni dei più rilevanti punti della nuova legge: il superamento della vecchia Legge Obiettivo; il principio che le gare vengono aggiudicate sulla base di criteri di qualità del progetto con il superamento del principio del massimo ribasso; l'introduzione del débat public volto a rendere tutti i cittadini partecipi di un'opera pubblica; e, ancora, il trasferimento dell'incentivo del 2% per i dipendenti della pubblica amministrazione dalla progettazione delle opere alla fase di programmazione e predisposizione delle gare ed a quella di controllo, con la previsione di sanzioni in caso di mancati controlli e inadempimenti".       

"Ora ci aspettiamo -conclude il Consiglio nazionale- che si predispongano al più presto le conseguenti norme chiare e semplici in modo che il nuovo Codice sia al più presto operativo".  

 

Codice Appalti: Consiglio Nazionale Architetti: finalmente qualita' e centralita' della progettazione

AGENPARL
14 gennaio 2016

"Con il nuovo Codice degli Appalti si attua finalmente una svolta nel settore dei lavori Pubblici che premia la qualita' e la centralita' della progettazione." E' questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori sull'approvazione in via definitiva della legge delega sulla Riforma degli Appalti. "Oggi si inaugura una  nuova stagione di trasparenza, di efficienza, di  partecipazione e di tempi e regole certi in un settore vittima, piu' di altri, di mafie e corruttele; una nuova stagione per riaffermare la qualita' dell'architettura che rappresenta l'unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e per avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini". "Siamo molto soddisfatti che nel testo siano state recepite tutta una serie di proposte e suggerimenti degli architetti italiani che da tempo si battono per riportare i lavori pubblici al rispetto di quei principi di semplificazione, legalita' e certezza nella esecuzione fino ad oggi perduti, spesso a causa di norme sbagliate. Vanno sottolineati con favore alcuni dei piu' rilevanti punti della nuova legge: il superamento della vecchia Legge Obiettivo; il principio che le gare vengono aggiudicate sulla base di criteri di qualita' del progetto con il superamento del principio del massimo ribasso; l'introduzione del de'bat public volto a rendere tutti i cittadini partecipi di un'opera pubblica; e, ancora, il trasferimento dell'incentivo del 2 per cento per i dipendenti della pubblica amministrazione dalla progettazione delle opere alla fase di programmazione e predisposizione delle gare ed a quella di controllo, con la previsione di sanzioni in caso di mancati controlli e inadempimenti". "Ora ci aspettiamo - conclude il Consiglio Nazionale - che si predispongano al piu' presto le conseguenti norme chiare e semplici in modo che il nuovo Codice sia al piu' presto operativo". Dichiarazione del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, per conferenza stampa su centri storici

 

Codice appalti, ordine architetti: "finalmente si premia qualità progettazione"

OMNIROMA
14 gennaio 2016

"Con il nuovo Codice degli appalti si attua finalmente una svolta nel settore dei lavori Pubblici che premia la qualità e la centralità della progettazione". Così, in una nota, il consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori sull'approvazione in via definitiva della legge delega sulla Riforma degli Appalti. "Oggi - prosegue la nota - si inaugura una nuova stagione di trasparenza, di efficienza, di partecipazione e di tempi e regole certi in un settore vittima, più di altri, di mafie e corruttele; una nuova stagione per riaffermare la qualità dell'architettura che rappresenta l'unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e per avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini". "Siamo molto soddisfatti che nel testo siano state recepite tutta una serie di proposte e suggerimenti degli architetti italiani che da tempo si battono per riportare i lavori pubblici al rispetto di quei principi di semplificazione, legalità e certezza nella esecuzione fino ad oggi perduti, spesso a causa di norme sbagliate. Vanno sottolineati con favore - si legge ancora nella nota - alcuni dei più rilevanti punti della nuova legge: il superamento della vecchia legge Obiettivo; il principio che le gare vengono aggiudicate sulla base di criteri di qualità del progetto con il superamento del principio del massimo ribasso; l'introduzione del débat public volto a rendere tutti i cittadini partecipi di un'opera pubblica; e, ancora, il trasferimento dell'incentivo del 2 per cento per i dipendenti della pubblica amministrazione dalla progettazione delle opere alla fase di programmazione e predisposizione delle gare ed a quella di controllo, con la previsione di sanzioni in caso di mancati controlli e inadempimenti". "Ora ci aspettiamo - conclude il consiglio nazionale - che si predispongano al più presto le conseguenti norme chiare e semplici in modo che il nuovo Codice sia al più presto operativo".  

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