Adnkronos/Labitalia
24 dicembre 2015

 

Organizzare prima della prossima estate una 'Conferenza nazionale sull'Architettura' per definire lo scenario di azione, i nuovi strumenti e le nuove regole, i nuovi corsi di studio che diano all'architettura e alle università italiane la capacità di migliorarsi, di assicurare la formazione, la ricerca e il trasferimento di conoscenze di cui la società ha e avrà necessità. Tutto ciò per cogliere con successo le sfide della competizione internazionale della ricerca e della formazione di architettura e del progetto in senso più esteso.         

A lanciarla la Conferenza universitaria italiana di architettura, Cuia, e il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, Cnappc, spiega una nota, "che stanno dando vita - attraverso la realizzazione di seminari congiunti - a una serie di riflessioni comuni sulla direttiva 2013/55/Ue sul riconoscimento delle qualifiche professionali e sulle strategie di internazionalizzazione dell'Università e della scuola italiana di architettura in particolare, organizzate con la piena collaborazione del Miur".         

"Riflessioni che nascono dalla consapevolezza -continua la nota- che sia oramai necessario che il sistema di formazione universitario, il Cnappc e le altre istituzioni pubbliche, primo fra tutti il Miur, pur nella diversità dei ruoli, individuino gli elementi e le azioni di interesse comune per la qualificazione della professione dell'architetto e della sua formazione in Italia, in una prospettiva europea e internazionale in linea anche con le politiche del Cae".  Secondo Cuia e Cnappc, "nell'intensificarsi dei processi di apertura internazionale e di mobilità europea ed extraeuropea dobbiamo impegnarci per un progetto di sistema italiano della formazione in architettura in grado di valorizzare le risorse culturali e scientifiche e le specificità delle diverse scuole, delle possibili reti di cooperazione, dei progetti innovativi, anche nella proiezione internazionale".         

"E' questo un percorso di innovazione che abbiamo intrapreso, in collaborazione anche con l'Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca e il Cun, Consiglio universitario nazionale, per responsabilità nei confronti dell'architettura e, soprattutto, nei confronti dei giovani che si avviano agli studi di architettura e alla professione di architetto, nonché per il ruolo che l'università italiana può giocare nel mondo per la sua storia e per le sue competenze", si sottolinea.         

Prima dell'estate e in preparazione della Conferenza nazionale sull'Architettura saranno organizzati - oltre a quello già realizzato presso il Miur ai primi di dicembre - una serie di seminari sui nuovi profili di competenze nell'area del progetto in relazione alle nuove esigenze ambientali, culturali ed economico sociali di sostenibilità e resilienza, di diversità biologica, di equità e sulle prospettive di una nuova e più efficace cooperazione fra le istituzioni pubbliche, dalle università e dagli enti di governo del territorio, alle agenzie nazionali, agli ordini professionali, per un più efficace progetto di governo delle città e del territorio. 

 

Roma, Architettura: Entro l'estate una Conferenza nazionale  

AGENPARL
23 dicembre 2015

 

Organizzare prima della prossima estate  una  Conferenza nazionale sull'Architettura per definire lo scenario di azione, i  nuovi strumenti e le nuove regole, i nuovi corsi di studio che diano  all'Architettura e alle Universita' italiane la capacita' di migliorarsi, di  assicurare la formazione, la ricerca e il trasferimento di conoscenze di cui la  societa' ha e avra' necessita'. Tutto cio' per cogliere con successo le sfide  della competizione internazionale della ricerca e della formazione di  architettura e del progetto in senso piu' esteso.A lanciarla la Conferenza  Universitaria Italiana di Architettura, CUIA, ed il Consiglio Nazionale degli  Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, CNAPPC, che stanno dando  vita -  attraverso la realizzazione di  Seminari congiunti -  ad una serie di  riflessioni comuni sulla Direttiva 2013/55/UE sul riconoscimento delle  qualifiche professionali e sulle strategie di internazionalizzazione  dell'Universita' e della scuola italiana di architettura in particolare,  organizzate con la piena collaborazione del MIUR.Riflessioni che nascono dalla  consapevolezza che sia oramai necessario che il sistema di formazione  universitario, il CNAPPC e le altre istituzioni pubbliche, primo fra tutti il  MIUR, pur nella diversita' dei ruoli, individuino gli elementi e le azioni di  interesse comune per la qualificazione della professione dell'architetto e  della sua formazione in Italia, in una prospettiva europea e internazionale in  linea anche con le politiche del CAE. Secondo CUIA e CNAPPC   "nell'intensificarsi dei processi di apertura internazionale e di mobilita'  europea ed extraeuropea dobbiamo impegnarci per un progetto di sistema italiano  della formazione in architettura in grado di valorizzare le risorse culturali e  scientifiche e le specificita' delle diverse scuole, delle possibili reti di  cooperazione, dei progetti innovativi, anche nella proiezione internazionale.  E' questo un  percorso di innovazione che abbiamo intrapreso - in  collaborazione anche con l'ANVUR,  Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema  Universitario e della Ricerca e il CUN, Consiglio Universitario Nazionale -   per  responsabilita' nei confronti dell'architettura e, soprattutto, nei  confronti dei giovani che si avviano agli studi di architettura e alla  professione di architetto, nonche' per il ruolo che l'universita' italiana puo'  giocare nel mondo per la sua storia e per le sue competenze".Prima dell'estate  ed in preparazione della Conferenza nazionale sull'Architettura saranno  organizzati - oltre a quello gia' realizzato presso il MIUR ai primi di  dicembre - una serie di Seminari sui nuovi profili di competenze nell'area del  progetto in relazione alle nuove esigenze ambientali, culturali ed economico  sociali di sostenibilita' e resilienza, di diversita' biologica, di equita' e  sulle prospettive di una nuova e piu' efficace cooperazione fra le istituzioni  pubbliche, dalle universita' e dagli enti di governo del territorio, alle  agenzie nazionali, agli ordini professionali, per un piu' efficace progetto di  governo delle citta' e del territorio. 

 

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