Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
29 luglio 2015
Massimo Frontera

 

Per l'immobiliare è maturo il momento cambio di marcia: la sfida è passare dalla valorizzazione e trading focalizzati sui singoli edifici alla valorizzazione e gestione di pezzi di città. Un passaggio complesso, in cui vanno messe a frutto la capacità degli operatori privati di avere, da una parte, una visione di lungo termine sulla città con relative potenzialità inespresse e, dall’altra, le doti per generare valore sul territorio e mantenerlo nel tempo con una attività di gestione, animazione e attrazione culturale.

È questa la convinzione dell’associazione di scopo Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia (Orp-Italia). L’iniziativa è dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, fondatore dell’omonimo gruppo oggi big del facility management e della gestione integrata dei patrimoni.

 

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«Più spazio ai privati per combattere il degrado»

Intervista a Giuseppe Roma senior advisor Censis e docente di gestione urbana all’Università di Roma Tre 

Il Sole 24Ore 
29 luglio 2015
Massimo Frontera

 

Le nostre città? «Ne parliamo tanto, con tanti slogan: le smart cities, le città resilienti, le città efficienti, intelligenti... ma facciamo poco». Giuseppe Roma, già presidente del Censis (oggi senior advisor), animatore di Rur-Censis (dedicata allo studio e allo sviluppo delle città) e profondo conoscitore delle dinamiche delle aree urbane, vede il graduale declino di tante città italiane, nell’assenza, da tempo, di grandi progetti di rilancio urbano. Roma conosce bene l’iniziativa dell’Osservatorio risorsa patrimonio Italia promossa dal gruppo Romeo per la valorizzazione delle città (si veda articolo qui sopra). E ne condivide gli obiettivi al punto che potrebbe diventare il segretario generale di Orp. 

Architetto Roma, che ne pensa dell’iniziativa? 

«Ci siamo incontrati con Romeo su un'idea che condivido da tantissimo tempo. E cioè che con l'approccio tradizionale al real estate non si fa molta strada. Il modello mordi e fuggi di - mi passi il termine - “vecchio palazzinaro” rischia di non creare un valore vero ma solo un valore di scambio. Il vecchio modello “compro, sviluppo e vendo” non basta più. L’economia di carta ha dato quello che poteva dare, ma non riesce a sbloccare un mercato che si è totalmente dimezzato». «Ci vuole valore vero - prosegue - : riqualificazione e valorizzazione. Tutti lo diciamo ma pochi lo fanno». «Oggi proprio perché non abbiamo ben approcciato la valorizzazione del territorio, siamo un paese che non cresce. Il valore aggiunto richiede fatica ma crea valore aggiunto». 

 

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