Il Sole 24Ore
17 giugno 2015
Giorgio Santilli

 

Finora era noto per le posizioni radicalmente Si-Tav e per il «canguro» che aveva permesso a Matteo Renzi di sbloccare la partita dell'Italicum a Palazzo Madama. Ma nei prossimi giorni e settimane il senatore Pd Stefano Esposito sarà chiamato in causa nel dibattito pubblico soprattutto come "padre" parlamentare della legge delega di riforma degli appalti che oggi o domani dovrebbe vedere il via libera al Senato. Un testo che la commissione Lavori pubblici ha consegnato all'Aula con una sessantina di principi di delega cui dovrà attenersi il governo nel varare il nuovo codice. «Con questi principi abbiamo posto solide condizioni che consentiranno al governo di fare un codice snello», dice Esposito quando gli si chiede se i "paletti" per il governo non siano troppi. 

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Uno dei fiori all'occhiello - insieme alla riduzione delle varianti in corso d'opera, all'altolà alla direzione lavori affidata ai general contractor, ai nuovi sistemi di qualificazione per imprese e stazioni appaltanti- è il rilancio della progettazione. «Abbiamo cancellato il massimo ribasso nelle gare di progettazione e abbiamo posto le basi per tornare a mettere in gara progetti realmente esecutivi». È il decisivo salto che l'Italia deve fare se vuole rilanciare il settore dei lavori pubbici: un parco di progetti esecutivi di buona qualità.

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Progettazione, l’affidamento degli incarichi non potrà basarsi solo sul prezzo

Riforma del Codice Appalti: per le opere in project financing potrebbe restare la possibilità di affidamento in house

edilportale.com 
17 giugno 2015
Paola Mammarella

 

Gli incarichi di progettazione non potranno essere affidati con il criterio del massimo ribasso. Lo prevede un emendamento al disegno di legge per la riforma del Codice Appalti, in fase di discussione in Senato.

Riforma degli appalti e qualità della progettazione

Fin dalle fasi iniziali della sua stesura, il ddl mira a valorizzare la fase progettuale delle opere promuovendo la qualità architettonica attraverso lo strumento dei concorsi di progettazione. Per lo stesso motivo il ricorso all’appalto integrato viene limitato ai casi in cui l’oggetto dell’appalto o della concessione dei lavori sia costituito per più del 70% da opere caratterizzate da un notevole contenuto innovativo o tecnologico.

Negli ultimi passaggi è stato inoltre inserito il divieto di affidare i servizi di ingegneria e architettura e tutti i servizi di natura tecnica basandosi solo sul criterio del prezzo o del costo. Ciò significa che gli incarichi dovranno essere affidati secondo il parametro dell’offerta economicamente più vantaggiosa e non del massimo ribasso. In questo modo, oltre alla convenienza economica dovrebbe essere assicurata più attenzione alla qualità dei progetti. 

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