Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
16 giugno 2015
Giuseppe Latour

 

Arriva il divieto di affidare al massimo ribasso le gare per i servizi di ingegneria e architettura. La riforma degli appalti si avvicina agli ultimi metri in Senato. Oggi alle 16 e 30 la discussione avviata giovedì scorso dall'Aula di Palazzo Madama passerà alla fase di votazione degli emendamenti. Sarà, così, confermato il testo proposto dalla commissione Lavori pubblici, insieme a un pacchetto di modifiche preparato dai relatori Stefano Esposito (Pd) e Marco Pagnoncelli (Cri). Tra le ultime novità, così, prende forma l'obbligo di passare sempre dall'offerta economicamente più vantaggiosa per i servizi di progettazione.

Nuove regole sulla progettazione 

Il passaggio in questione riguarda le nuove regole in materia di progettazione, che limitano il ricorso all'appalto integrato, indicando come criterio di aggiudicazione da preferire l'offerta economicamente più vantaggiosa. Il nuovo testo fa un passo avanti e decreta uno stop al ricorso del criterio del prezzo più basso o del massimo ribasso per «l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura e di tutti i servizi di natura tecnica». Insomma, per salvaguardare la qualità della progettazione bisogna evitare di basare le scelte delle amministrazioni solo sul prezzo. Si tratta di un'indicazione che, tra l'altro, va nella direzione indicata dall'Anac di Raffaele Cantone .

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Con la riforma il prezzo più basso diventa residuale anche per i lavori

La delega per la riforma del codice appalti traduce in pratica la netta preferenza della direttiva comunitaria per l'offerta economicamente più vantaggiosa

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
16 giugno 2015
Roberto Mangani

 

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