Il Sole 24Ore 
27 maggio 2015
Giuseppe Latour

 

Nuova definizione di superficie agricola, più aperta agli interventi di utilità pubblica, e revisione dei paletti legati alle grandi opere. Il Ddl sul consumo di suolo, fermo da anni in Parlamento, subito dopo la pausa elettorale vivrà un nuovo momento decisivo alla Camera: l’obiettivo è portare a casa una prima approvazione entro l’estate. Ma, per farlo, bisognerà risolvere il rebus di alcuni passaggi. Sarà compito dei relatori per le commissioni Ambiente e Agricoltura, Chiara Braga e Massimo Fiorio.

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Così, racconta Braga, «la definizione ampia che c'è adesso andrà affinata. Penso alle aree destinate a servizi pubblici e a opere di urbanizzazione. Se ci sono servizi importanti per i cittadini, previsti in pianificazioni precedenti, come una scuola o una palestra, è giusto costruire. Stesso discorso nel caso di operazioni di rigenerazione urbana». Proprio la riqualificazione delle città è tra gli altri punti chiave del Ddl, soprattutto per i progettisti. Parla il consigliere dell'Ordine degli architetti di Roma, Patrizia Colletta: «Una norma che attivi un piano di rigenerazione per noi professionisti potrebbe determinare una grande possibilità di lavoro».

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