Il Sole 24Ore 
21 maggio 2015
Mauro Salerno

 

Gare obbligatorie, senza deroghe se non imposte dalle necessità di reagire a calamità naturali. (...) E poi stop al massimo ribasso, creazione di albi nazionali da cui sorteggiare commissari di gara per tutti gli appalti e responsabili di cantiere per le grandi opere, spinta alla gestione digitale delle gare, anche per garantire la tracciabilità di tutte le operazioni.

È una rivoluzione nel segno della lotta alla corruzione, scoperchiata dalle ultime inchieste delle procure, e al tentativo di avvicinarsi agli standard europei quella disegnata dalla delega per la riforma degli appalti che sta prendendo forma in Senato. Nonostante il tour de force di questa settimana (con due sedute notturne, l’ultima ieri sera) l’ok finale della commissione Lavori pubblici è rimandato al 3 giugno, quando Palazzo Madama riprenderà i lavori dopo la pausa elettorale. Mancano ancora i pareri della commissione Bilancio su alcuni proposte di modifica, con il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ultime correzioni dai relatori fissato per stamattina alle 12. 

(...)

Già acquisiti invece il freno all’appalto integrato (formula da limitare «radicalmente»), la revisione delle gare Consip, le misure premiali volte al’apertura del mercato a Pmi e piccoli studi professionali, la riduzione degli «oneri documentali ed economici» a carico delle imprese, la revisione dei contratti di sponsorizzazione e di project financing.

 

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