Il Sole 24Ore 
21 aprile 2015
Marina Castellaneta

 

Riconoscimento automatico per le qualifiche professionali degli architetti, ma anche un esame caso per caso, in presenza di titoli particolari e di ragioni specifiche ed eccezionali. È la Corte di giustizia dell’Unione europea a chiarire il concreto funzionamento del sistema di riconoscimento per gli architetti, nella sentenza C-477/13 depositata il 16 aprile, con la quale Lussemburgo ha precisato la portata dell’articolo 10 della direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali (recepita con il Dlgs 206/2007), modificata dalla 2013/55.

Al centro della vicenda, la richiesta di un cittadino tedesco che svolgeva la sua attività di perito edile in Austria. L’uomo aveva presentato una domanda di iscrizione nell’albo dei prestatori esteri dell’Ordine degli architetti della Baviera. La domanda era stata respinta, ma dinanzi ai giudici amministrativi aveva avuto ragione. La commissione dell’Ordine degli architetti aveva impugnato la decisione alla Cassazione tedesca, che ha chiamato in aiuto Lussemburgo.

Prima di tutto, la Corte di giustizia ha chiarito la portata del regime generale basato sul riconoscimento automatico dei titoli dell’allegato V che coordina le condizioni minime di formazione per gli architetti.

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Qualifiche professionali in Ue, il riconoscimento è automatico.

Corte di giustizia europea: la nozione di “architetto” va definita alla luce della normativa dello Stato membro ospitante

casaeclima.com 
21 aprile 2015

 

Con la sentenza C-477/13 del 16 aprile 2015 (vedi in allegato), la Corte di giustizia Ue si è pronunciata sulla corretta interpretazione dell’articolo 10, lettera c), della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, come modificata dal regolamento CE n. 279/2009.

La domanda è stata presentata nell’ambito di una controversia tra l’Eintragungsausschuss bei der Bayerischen Architektenkammer - commissione per l’iscrizione presso l’Ordine degli architetti del Land di Baviera - e un cittadino tedesco, il quale dal 2007 esercita in Austria l'attività di perito edile, e che risiede sia in Baviera sia in Austria, e che nel 2008 ha presentato presso la Bayerische Architektenkammer domanda di iscrizione all’albo dei prestatori di servizi esteri dell’Ordine degli architetti del Land di Baviera. 

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