Il Sole 24Ore
27 marzo 2015
Marco Moussanet

 

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Cantone dice chiaramente che «nel nuovo codice degli appalti non c’è posto per la legge obiettivo», che quindi «deve scomparire».

«I canali preferenziali – aggiunge – sono da eliminare, bisogna suonare la fine dell’emergenza. E anche dei commissari e dei commissariamenti. Ciò non vuol dire, per quanto possa apparire contraddittorio, che non vadano previsti strumenti di controllo eccezionali per le grandi opere. Questo non è affatto scandaloso. Il che non significa derogare al codice degli appalti, ma adottare misure di controllo speciale per singole grandi opere. Che possono consentire di evitare contenziosi senza allungare i tempi di realizzazione».

Il presidente dell’Anac cita al riguardo il caso dell’Expo: «I due appalti che sono stati commissariati coincidono con le due opere che sono in testa alla lista dei cantieri che rispettano i tempi di realizzazione previsti. L’importante è che i controlli siano validi e intelligenti».

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