Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
13 marzo 2015
Giuseppe Latour

 

Duro colpo per le soprintendenze. La commissione Affari costituzionali del Senato ha inserito nel disegno di legge delega sulla riforma della pubblica amministrazione una norma che punta a depotenziare il loro ruolo in fase di conferenza di servizi: dovranno esprimere il parere entro il termine dei lavori della conferenza, altrimenti il loro assenso verrà acquisito in automatico. Insomma, non potranno più fare melina per rallentare l'avanzamento delle opere pubbliche. Seguendo la stessa linea, Palazzo Madama ha approvato una seconda modifica che impone di definire entro tempi tassativi le richieste di chiarimenti e di integrazioni documentali. Anche in questo caso sarà vietato rallentare deliberatamente le procedure di approvazione.

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