Il Sole 24Ore
24 febbraio 2015
Veronica Nicotra 

 

Siamo arrivati con un formidabile ritardo, rispetto agli altri Paesi avanzati, a riconoscere che il volto dell’Italia nel mondo sono le Città, o meglio, ad ammettere che le istituzioni di governo delle Città necessitano di assetti, poteri, regole, risorse e strumenti adeguati alla complessità dei problemi. Ciò vuol dire: sistemi urbani avanzati, snodi intelligenti che mettano in rete porti e aeroporti, attrattori di competitività, poli di ricerca, reti di mobilità a basso impatto ambientale, hub culturali, politiche integrate su sociale, pianificazione urbanistica, e poi semplificazione, unificazione di servizi e tariffe e così via. Il 1° gennaio sono state istituite formalmente otto Città metropolitane. (...)

Ora è essenziale che ciò che è scritto nella Costituzione e nelle leggi si traduca in atti concreti in tempi rapidi: è necessario che tutte le Istituzioni memorizzino l'esistenza delle Città metropolitane e comprendano che sono qualcosa di diverso dalle Province. 

(...)

 

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