ANSA
17 febbraio 2015

 

''Bene la proroga per il 2015 del vecchio regime dei minimi per le partite Iva che blocca l'aumento dell'aliquota contributiva e ci auguriamo che questa misura sia solo la prima di una serie di interventi che possano finalmente dare ossigeno ad un comparto, come quello delle libere professioni, che ancora troppi si ostinano a non ritenere decisivo per il rilancio del Paese''. Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, nel precisare in una nota che il provvedimento ha potuto essere approvato ''anche grazie al Sottosegretario all'Economia, Paola De Micheli, che ha mostrato grande sensibilita' nel comprendere la drammaticita' della situazione in cui si trovano i professionisti italiani ed in particolare gli architetti''. I progettisti italiani, sottolinea il Consiglio, ''sono stremati dalla crisi: hanno redditi medi da incapienti, fatturati crollati, non beneficiano di cassa integrazione o bonus statali, ma invece hanno debiti con le banche e devono attendere in media 218 giorni per ottenere un pagamento da parte della Pubblica Amministrazione, 172 da parte delle imprese, 98 dai privati''. (ANSA).

 

 

Milleproroghe: architetti, bene proroga Partite Iva

AdnKronos
17 febbraio 2015

 

"Bene la proroga, per il 2015, del vecchio regime dei minimi per le partite iva che blocca l'aumento dell'aliquota contributiva e che realizza una inversione di marcia rispetto alla Legge di Stabilità". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il provvedimento, aggiunge, "ha potuto essere approvato anche grazie all'attenzione e all'impegno posti dal Sottosegretario all'Economia, Paola De Micheli, che ha mostrato grande sensibilità nel comprendere la drammaticità della situazione in cui si trovano i professionisti italiani ed in particolare gli architetti". I progettisti italiani, sottolinea il Consiglio Nazionale, "sono letteralmente stremati dalla crisi; hanno redditi medi da incapienti; fatturati crollati; non dispongono di alcuna garanzia 'sindacale', né beneficiano di cassa integrazione o bonus statali; hanno invece debiti con le banche, devono attendere in media 218 giorni per ottenere un pagamento da parte della Pubblica Amministrazione, 172 da parte delle imprese, 98 dai privati".

"Ci auguriamo che questa misura sia solo la prima di una serie di interventi che possano finalmente dare ossigeno ad un comparto, come quello delle libere professioni, che ancora troppi si ostinano a non ritenere decisivo per il rilancio del Paese", conclude il Consiglio Nazionale.

 

 

Milleproroghe, Architetti Consiglio Nazionale: bene proroga partite Iva

AGENPARL
17 febbraio 2015

 

 “Bene la proroga, per il 2015,  del vecchio regime dei minimi per le partite iva che blocca l’aumento dell’aliquota contributiva e che realizza una inversione di marcia rispetto alla Legge di Stabilità.

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

“Il provvedimento ha potuto essere approvato anche grazie all’attenzione e all’impegno posti dal Sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, che ha mostrato grande sensibilità nel  comprendere la drammaticità della situazione in cui si trovano i professionisti italiani ed in particolare gli architetti”.

“I progettisti italiani – sottolinea il Consiglio Nazionale  – sono letteralmente  stremati dalla crisi; hanno redditi medi da incapienti; fatturati crollati; non dispongono di alcuna garanzia “sindacale”, né beneficiano di cassa integrazione o bonus statali; hanno invece debiti con le banche, devono attendere in media 218 giorni per ottenere un pagamento da parte della Pubblica Amministrazione, 172 da parte delle imprese, 98 dai privati”.

“Ci auguriamo – conclude – che questa misura sia solo la prima di una serie di interventi che possano finalmente dare ossigeno ad un comparto, come quello delle libere professioni, che ancora troppi si ostinano a non ritenere decisivo per il rilancio del Paese”.

 

 

Partite Iva: prorogato per tutto il 2015 il regime dei minimi al 5%

edilportale.com
17 febbraio 2015
Alessandra Marra



Il regime fiscale dei minimi con aliquota al 5% varrà per tutto il 2015 e il contributo INPS sarà bloccato al 27,72% per quest'anno. A stabilirlo due emendamenti al ddl Milleproroghe approvati oggi nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.

I titolari di Partita Iva con guadagni inferiori ai 30 mila euro potranno per quest’anno scegliere se optare per il nuovo regime dei minimi o per il vecchio regime.

 

Il nuovo regime dei minimi prevede un’imposta sostitutiva al 15% per redditi fino a 15 mila euro, senza alcun vincolo d'età o temporale, mentre il vecchio regimeprevede per ricavi fino a 30 mila euro un'imposta al 5% per cinque anni o fino al compimento del trentacinquesimo anno di età.

(...)

Anche il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori è soddisfatto per la proroga, per il 2015, del vecchio regime dei minimi che permetterà di non aggravare la drammatica situazione in cui si trovano i professionisti italiani ed in particolare gli architetti.

(...)“Ci auguriamo - conclude - che questa misura sia solo la prima di una serie di interventi che possano finalmente dare ossigeno ad un comparto, come quello delle libere professioni, che ancora troppi si ostinano a non ritenere decisivo per il rilancio del Paese”.

 

 

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Milleproroghe, rinvio a settembre per le centrali appalti dei Comuni

Il testo in Aula alla Camera: tutte le modifiche emerse dalla maratona notturna nelle Commissioni - Regime dei minimi, si può scegliere tra vecchio e nuovo - Sale al 20% l'anticipo prezzi negli appalti

 

Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
18 febbraio 2015
Giuseppe Latour, Massimo Frontera

 

Rinvio per l'obbligo di centrale di committenza dei Comuni non capoluogo, ma solo fino a settembre. Ripescaggio per il vecchio regime dei minimi dei professionisti, che coesisterà con il nuovo per tutto l'anno. Anticipo prezzi portato dal 10 al 20% per dare un po' di ossigeno alle imprese. E, ancora, proroga delle sanzioni Sistri, modifiche al Fondo di garanzia per le Pmi, sfratti, rateizzazione delle cartelle Equitalia. 

Dopo la maratona notturna delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali, il testo del decreto Milleproroghe è approdato ieri in Aula. Sul testo modificato in commissione il Governo ha posto la questione di fiducia ieri sera per ottenere il via libera domani in serata per spedire il decreto, dopo il via libera definitivo all'esame finale di Palazzo Madama, che entro il prossimo 1° marzo potrà soltanto limitarsi a certificare il lavoro di Montecitorio. 

Di seguito tutte le altre misure del provvedimento di interesse per imprese e professionisti dell'edilizia, approvate durante tutto il percorso a Montecitorio.

(...)

 

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