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1 giugno 2011
"L'Expo 2015 deve trasformarsi - attraverso l'utilizzo di concorsi - in una occasione di valorizzazione e di crescita della cultura del progetto": è quanto sottolinea la Conferenza degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in conclusione dei lavori che si sono tenuti a Roma. Per questo motivo gli architetti italiani sono fortemente critici riguardo alla scelta di Expo 2015 che "contrariamente agli iniziali programmi, intende adottare in modo esclusivo e generalizzato la procedura dell'appalto integrato per la realizzazione delle opere connesse all'evento espositivo. Tale scelta, se confermata, risulterebbe negare ogni disponibilità collaborativa da parte dell'operatore pubblico verso il percorso procedurale individuato a Milano, grazie alla sinergia tra le rappresentanze professionali e imprenditoriali".
Sull'entrata in vigore, il prossimo 8 giugno, del regolamento attuativo del Codice dei contratti la Conferenza ha inoltre sottolineato che "gli architetti italiani sono consapevoli e pronti a garantire il loro costruttivo contributo relativamente alla necessità di sviluppare gli indispensabili approfondimenti tecnici per la redazione di bandi di gara orientati alla semplificazione e alla trasparenza dei processi amministrativi, anche in relazione agli obiettivi del Decreto Sviluppo".
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